Dubbi e Ombre sul PAI
San Benedetto del Tronto | Cava: "Mi sembra appropriata lindignazione del Senatore Ciccanti e sacrosanta linterrogazione di Castelli che chiede ratio di tale scellerata decisione assunta dalla regione".
di Luigi Cava *
Quando intervenni presso l’assemblea del comitato di quartiere Agraria, convocata per discutere del PAI con Rossi ed Agostini, chiesi pubblicamente certezze riguardo i tempi per la realizzazione delle opere infrastrutturali (ponte SS16 e ponte FS) necessarie per la mitigazione del rischio esondazione ed il conseguente declassamento delle zone a rischio E3 ed E4 di Porto d’Ascoli; qualcuno ebbe a dire che il mio era un atteggiamento polemico.
In quella sede il Presidente della Provincia di AP si sbilanciò in merito ai tempi, affermando che la realizzazione del progetto del Ponte della Ferrovia sarebbe avvenuta entro il 30 di Ottobre.
Devo constatare che quel termine è slittato al 31 Dicembre.
Sempre in quella occasione, il Presidente dell’Autorità di Bacino, in riferimento al ponte sulla SS 16 se la prese con il Ministero delle Infrastrutture per la mancata convocazione della Conferenza dei Servizi.
Nei giorni scorsi si è tornati a discutere di PAI Tronto (Piano per l’Assetto Idrogeologico) a seguito della grave quanto inspiegabile decisione della Regione Marche di disertare la Conferenza dei Servizi, convocata dal Ministero per le Infrastrutture per il ponte Anas sulla SS 16.
Mi sembra appropriata l’indignazione del Senatore Ciccanti che si è molto prodigato per tale appuntamento e, sacrosanta è l’interrogazione con la quale il Consigliere Regionale Castelli chiede ratio di tale scellerata decisione assunta dalla regione Marche.
Alla loro indignazione credo si aggiunga la delusione del Comitato di Quartiere Agraria e di tutti i residenti di Porto d’Ascoli che, proprio in una pubblica assemblea, svolsero un meritorio ruolo di impulso, alla luce dei fatti disatteso, rivolto alle Istituzioni preposte.
C’è da augurarsi che il Verde Pietro D’Angelo non sia un buon profeta quando, in riferimento alle zone a rischio E3 di Porto d’Ascoli, dice testualmente: “I Verdi non si meraviglierebbero se alla vigilia delle elezioni a qualcuno venisse in mente di “inzuppare” in queste aree declassificandole ad hoc per scopi elettorali”.
Povera San Benedetto, se fosse davvero così ci sarebbe davvero da essere preoccupati!
* Coordinatore Comunale AN
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05/12/2005
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