Cecco dAscoli, ultimo atto
Ascoli Piceno | Giornata conclusiva del convegno. La condanna di Cecco e la proclamazione di Segre
di Anna Laura Biagini
Si è aperta e conclusa con molti applausi, l’ultima giornata del convegno Cecco d’Ascoli: cultura, scienza e politica nell’Italia del ‘300. Questa mattina nella Sala della Ragione del Palazzo dei Capitani, professori e curiosi si sono riuniti per un ultimo dibattito su Cecco. Un accenno anche al film Il maestro degli errori di Piero Benfatti, trasmesso ieri sera dopo la chiusura del convegno, per i soli addetti ai lavori. L’opera è stata realizzata ad Ascoli e zona limitrofe, 2 estati fa e vanta un cast internazionale, tra cui Tobias Moretti, Remo Girone, Toni Bertorelli, Marco Di Stefano e tanti volti noti ad Ascoli, che si sono prestati ad interpretare una delle 100 comparse o parti secondarie.
“Sei settimane di lavorazione e ancora nessuna distribuzione in Italia”, ha fatto notare il regista, “un milione di euro i finanziamenti statali, 350 mila dalla tv austriaca e un piccolo contributo del Comune di Ascoli, sono poca cosa per realizzare un film, eppure ci sono stato con costi e tempi, con la conseguenza che l’opera è stata trasmessa solo sulla tv austriaca”. Amareggiato Benfatti, che lamenta mancanze dei distributori italiani nei confronti delle opere nostrane. Il maestro degli errori in tanto, ha avuto molto successo nei festival dove è stato presentato, come in Canada e in Ungheria. Addirittura è stato premiato al Festival di Salerno recentemente, ma questo ancora non basta per vederlo sul circuito nazionale.
Il vero tema della giornata dei lavori è stato il rapporto tra Cecco e il potere, “che ha portato”, come spiega il prof. Massimo Giansante dell’Università di Bologna, “alla condanna di Cecco per astrologia e pauperismo”. Giansante ha tracciato una breve storia della carriera da insegnante di Cecco a Bologna, mettendo in evidenza le innovazioni che il suo stile ha apportato alle materie da lui trattate. Ha poi riassunto le vicende processuali, inquadrandole nel clima politico dell’epoca, fatto di persecuzioni nei confronti di tutti i soggetti devianti.
Ha stupito la prof. Martina Cameli dell’Università di Cassino, con un documento che rappresenta la più antica testimonianza relativa al poeta, risalente al 1296 e di probabile provenienza ascolana, l’unico superstite nel suo genere, che testimonia tra l’altro il legame affettivo di Cecco con Ascoli.
Il processo vero e proprio è stato illustrato dalla prof.ssa Maria Grazia Del Fuoco dell’Università di Chieti, che ha descritto i due protagonisti della vicenda, Accursio Bonfantini l’inquisitore, e frate Raimondo, che intervenne a sanzionare la condanna.
Anche Armando Antonelli dell’Università di Siena, porta delle novità, esattamente nuovi sondaggi archivistici su Cecco, effettuati nell’Archivio di Stato di Bologna, nella Biblioteca Universitaria e in quella Comunale dell’Archiginnasio. In essi si definiscono gli spazi urbani e sociali vissuti da Cecco, indagando poi la memoria cittadina su di lui, attraverso le cronache dell’epoca.
Ma dopo la tavola rotonda del pomeriggio, in cui è intervenuto anche il preside Massimo Miglio, Presidente dell’Istituto Storico Italiano per il Medio Evo, gli applausi sono stati tutti per Cesare Segre, a cui è stato attribuito il Premio Internazionale Ascoli Piceno 2005, per la sua vita dedicata alla letteratura. “Sono molto contento di questo riconoscimento”, ha dichiarato Segre, “perché assegnato da una giuria di esperti in filologia e storici, materia a cui ho dedicato i miei studi. Sono felice anche per la riuscita del convegno, che ha gettato luce, su un personaggio ancora poco conosciuto come Cecco d’Ascoli”.
Consegnate anche 4 targhe per meriti speciali a Enrica Mataloni, per la sua tesi di laurea dal titolo Scienza, magia e simbolismo nella vita e opere di Cecco d’Ascoli; a Francesco Pirani per il saggio Fabriano in età comunale; a Bernardo Carfagna per il lambello Il monte e il leone, Storia e arte della città di Ascoli Piceno; una targa va anche al Liceo Classico Stabili, per il Cd Rom realizzato dal titolo Arte in Ascoli Piceno nel ‘400.
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04/12/2005
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