Duplice bis per Andrea Chimenti e Massimo Fantoni
Grottammare | Il Teatro dellArancio diviene fulcro della grande letteratura
di Luigina Pezzoli
Molti gli spettatori che hanno assistito al magnifico spettacolo teatrale, appartenente alla rassegna “Teatro della Parola”, svoltosi venerdì 16 dicembre presso il “Teatro dell’Arancio” nel paese alto di Grottammare.
Erano presenti: il presidente dell’AMAT Gino Troli, il consigliere provinciale Marconi, il consigliere comunale Falasca, l’assessore alla cultura della provincia di Ascoli Piceno Olimpia Gobbi e l’assessore alla cultura di Grottammare Enrico Piergallini.
Nell’introdurre lo spettacolo l’assessore Piergallini ha sottolineato l’importante del progresso, non quello materiale che in qualche modo “soffoca” l’uomo, ma dello sviluppo di idee che determina il sano progresso riuscendo ad elevare l’individuo facendogli scoprire il vero senso della vita. In tal proposito Enrico Piergallini ha citato alcuni versi di Ungaretti: “Dalle sue mani non escono che limiti…”.
Attraverso queste parole l’assessore ha voluto mettere in risalto l’importanza della cultura come un bene da salvaguardare cosa di cui ha parlato recentemente lo stesso Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Purtroppo si sta vivendo un momento molto delicato in quanto la finanziaria ha disposto un taglio delle spese nei vari enti locali che si andrà a ripercuotere, logicamente, nel settore culturale.
Con il “Teatro della Parola” la cultura continua a resistere alle varie problematiche. Un’atmosfera incantevole e magica si celava all’interno del “Teatro dell’Arancio”, in una sala gremita di persone, Andrea Chimenti ha saputo rievocare magnificamente alcune dei versi di Ungaretti accompagnato dal pianoforte e da Massimo Fantoni alla chitarra.
“Ho bisogno di ritrovare significati…dove si passa dal distratto sentire all’ascolto e dall’ascolto al profondo sentire”. Questo era l’intento di Chimenti che è risuscito pienamente a raggiungere durante il suo spettacolo teatrale dal titolo “Il Porto sepolto”. Non sarà stato difficile allo spettatore calarsi nei panni dei personaggi di Tolstoj ed il tenente Drogo tratto dal noto libro di Dino Buzzati “Il deserto dei Tartari”, ciò grazie alla magnifica interpretazione di Andrea Chimenti.
Infatti al termine della loro esibizione l’auditorium sembrava non voler abbandonare il teatro per poter continuare a godere di quel bellissimo momento fatto di elevata cultura. Gli artisti sono tornati più volte sul palcoscenico per accontentare gli spettatori attraverso il canto di alcuni versi di Ungaretti.
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17/12/2005
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