Presentazione della banca del tempo APRUTIUM
| TERAMO - La prima banca del tempo in Italia, è nata nel 1992 a Parma, seguendo il modello del LETS( Local Exchange Trade System), sorto agli inizi degli anni 80 in Gran Bretagna.
Nasce la Banca del Tempo “Aprutium”, promossa dai comuni di Canzano, Castellalto, Cellino Attanasio, Cermignano, Basciano e Penna Sant’Andrea. L’iniziativa, che rientra nell’ambito dell’accordo di programma 4C coordinato da ITACA Associazione per lo sviluppo locale, è realizzata con il contributo finanziario della regione Abruzzo.
La presentazione ufficiale dell’associazione è avvenuta ieri presso la sala consigliare del comune di Castellalto.
All’evento erano presenti i sindaci di Cellino, Castellalto e Canzano.
Il programma prevedeva dapprima la presentazione della banca del tempo e le varie esperienze in Italia ed in Europa di questo particolare istituto di credito, poi è stata la volta di un anziano agricoltore che ha portato una testimonianza sullo “ scagne ajute” praticato in passato nelle nostre campagne. Per finire c’è stato un buffet con la degustazione guidata, da parte di tecnici dell’ Arssa, di olio messo a disposizione dai soci.
BANCA DEL TEMPO
La Banca del Tempo e’ un istituto di credito particolare, organizzato come una banca vera: Presso il suo sportello non si deposita denaro, non si riscuotono interessi e sui prestiti non viene praticato alcun tasso di interesse. Si deposita la propria disponibilità a scambiare prestazioni con altri aderenti usando il tempo come unità di misura del baratto.
Le banche del tempo italiane sono libere associazioni tra persone che si auto-organizzano e si scambiano tempo per aiutarsi soprattutto nelle piccole necessità quotidiane. L’organizzazione di una banca del tempo è simile a quella dei normali istituti di credito con la differenza che non si deposita denaro, ma la propria disponibilità a scambiare prestazioni con altri aderenti usando il tempo come unità di misura degli scambi. I postulati fondamentali di questo tipo di organizzazione sono molto chiari:inanzi tutto che sia possibile uno scambio paritario di prestazioni senza l’utilizzo del denaro e senza fini di lucro. Il tempo offerto o richiesto ha lo stesso valore a prescindere dalla condizione sociale o professionale degli aderenti. Da quanto detto emergono quelle che sono le limitazioni a questo tipo di attività; non è possibile lo scambio di attività professionali, i servizi forniti dagli associati devono avere il carattere di occasionalità, e non è permessa alcuna transazione in denaro.
La Banca del Tempo e’ un’invenzione sociale che attiva una rete di solidarietà fondata sullo scambio alla pari di prestazioni e servizi capaci di soddisfare bisogni legati alla vita quotidiana ed al lavoro di cura. Il suo intervento non e’ sostitutivo del servizio pubblico. La Banca del Tempo interviene dove nessun servizio pubblico potrebbe arrivare.
La prima banca del tempo in Italia, è nata nel 1992 a Parma, seguendo il modello del LETS( Local Exchange Trade System), sorto agli inizi degli anni ’80 in Gran Bretagna. La banca che, però, ha fatto da battistrada per tutte le altre oggi esistenti è stata inventata dalle donne elette nel Consiglio comunale di Sant'Arcangelo di Romagna. Infatti le banche nascono dalla necessità di migliorare la qualità della vita, in modo particolare delle donne, al giorno d’oggi sempre più spesso alle prese con il problema della mancanza di tempo.
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14/12/2005
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