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Assemblea regionale contro riforma Tfr

| JESI - A breve mobilitazione generale: “è una riforma che i lavoratori non devono e non possono accettare”.

 
“Una riforma del TFr  che i lavoratori non possono e non devono accettare.” Si svolgerà domani a Jesi, presso il Punto Rosso, in via Posterma 8,  l’assemblea generale regionale del Comitato contro lo scippo del TFR e per la difesa della pensione pubblica. Al Comitato aderiscono forze politiche associazioni, gruppi, sindacati di base e altre organizzazioni che si oppongono alla riforma del Governo sul trasferimento del TFR ai fondi pensione.

“E’ una riforma questa, approvata ora con decreto e tra mille difficoltà, voluta da soggetti e organizzazioni che  pensano a tutto meno che al futuro dei lavoratori – dice Andrea Quaglietti, coordinatore provinciale del Sincobas Ascoli. L’unico obiettivo che questi hanno è quello di dividersi i soldi, una montagna di soldi che deriverebbe dal trasferimento delle liquidazioni dei lavoratori nei fondi pensioni gestiti dalle stesse organizzazioni (13 miliardi di euro). Fondi e soldi – continua Quaglietti – che finirebbero in borsa o in mercati finanziari a costante rischio, e quindi senza alcuna garanzia per i lavoratori stessi. Occorre ostacolare questo progetto,  e fare in modo che alle persone venga restituito un futuro dignitoso, e degno di una società civile e democratica.

Occorre inoltre, e quindi che ci si impegni e si lotti insieme al Comitato per costringere il Governo e i sostenitori della Riforma a fare un passo indietro, per ristabilire un regime fondato sulla previdenza pubblica e generale - il quale ha già garantito per decenni a famiglie e lavoratori una vita e una vecchiaia tranquilla e sicura-  e non su quella privata, che è fortemente a rischio. Noi non siamo agenti finanziari come i sindacati confederali – prosegue Quaglietti – e non possiamo consegnare nella mani degli speculatori dell’alta finanza i nostri soldi, ma siamo sindacalisti che lottano ogni giorno per difendere e tutelare i diritti dei lavoratori e in questo caso una pensione pubblica dignitosa e sicura per tutti".

Da domani dopo l’asseblea regionale di Jesi, partirà una mobilitazione regionale e nazionale promossa dal Comitato per il NO, con lo scopo di far comprendere tutto ciò agli operai, agli impiegati e a tutti i dipendenti italiani che potranno subire nei prossimi mesi, se non si muoveranno per tempo, difendendo i loro diritti, questo scippo intollerabile.

25/11/2005





        
  



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