Stamattina 6 ottobre sono stata inviate da Cittadinanzattiva tre lettere, ai Sindaci dei Comuni di Ascoli Piceno, Spinetoli e Fermo, sull’applicazione della legge 149 del 2005, recante disposizioni per il prezzo dei farmaci di fascia C, ossia quelli non rimborsabili dal Servizio Sanitario Nazionale, nelle farmacie comunali.

Questo il testo delle missive, firmate dal Coordinatore dell’Assemblea Territoriale di Ascoli Piceno Alberto Franco:

In riferimento alla normativa in oggetto, si  richiede che l’Amministrazione Comunale di Ascoli Piceno, voglia prendere in debita considerazione la possibilità di disporre che le FARMACIE COMUNALI presenti  nel proprio territorio, applichino lo sconto fino al 20% sui medicinali   senza obbligo di prescrizione ed i farmaci di automedicazione.

Ovviamente, lo sconto dovrà essere applicato senza discriminazioni a tutti i clienti, visto che l’iniziativa si inserisce nella politica di attenzione ai problemi economici delle fasce più svantaggiate della popolazione ed intende rappresentare l’occasione per svolgere un’azione di promozione sociale nei confronti dei soggetti più deboli.

L’esperienza maturata nel periodo già trascorso di applicazione dello sconto, nelle farmacie comunali marchigiane  che stanno attuando la promozione, ha evidenziato che le minori entrate sono  state quasi completamente, compensate dalle maggiori vendite dei prodotti  interessati.

Secondo la scrivente associazione, l’iniziativa, dovrebbe essere accompagnata da una adeguata campagna informativa, con l’affissione di manifesti per pubblicizzare lo sconto praticato presso la propria farmacia comunale.

Certamente sarebbe stato preferibile  un provvedimento da parte da parte delle multinazionali dell’industria  farmaceutica con l’abbassamento dei prezzi alla produzione, piuttosto di un  legge che dà la possibilità di ridurre i costi solo al dettaglio.

Pur tuttavia, si ritiene che la promozione, anche se relativa solo ad alcuni tipi di farmaco, possa comunque garantire un risparmio economico  anche se limitato alle  famiglie ed in particolare, per i soggetti più deboli della popolazione.