Antonioni e De Oliveira, occhi negli occhi
San Benedetto del Tronto | I due grandi maestri dell'Arte Cinematografica nel toccante momento del loro incontro, durante la seconda serata della Rassegna "Libero Bizzarri".
di Eleonora Camaioni

Il maestro Antonioni riceve il riconoscimento del Premio Bizzarri
Michelangelo Antonioni e Manoel De Oliveira si sono incontrati. I loro occhi si sono incrociati. In un lampo lintesa. Larrivo a San Benedetto del regista italiano, accolto dal maestro portoghese allingresso dellHotel Calabresi, ha segnato un momento topico nella storia della Rassegna del Documentario Libero Bizzarri.
Due culture che si incontrano, due sensibilità artistiche differenti, due uomini che nonostante la loro età e le difficoltà fisiche dovute al passare degli anni sono la viva testimonianza dellarte cinematografica.
Non sono servite parole. Gesti e sguardi hanno dato voce alle emozioni nascoste nel nobile animo di questi due mostri sacri del cinema.
Durante la serata di ieri Manoel De Oliveira ha consegnato a Michelangelo Antonioni il Premio Nazionale 2005 per il Documentario deciso dal comitato scientifico della XII edizione della Rassegna.
Momento toccante è stato vedere il maestro italiano ricevere il riconoscimento, accennare un sorriso e muovere la mano sinistra in segno di approvazione, quella stessa mano che tante volte ha dato il ciak o lo stop durante le riprese delle sue pellicole.
Presente alla serata la moglie di Michelangelo Antonioni, Enrica Fico. Prima di salutare la nutrita platea di presenti, che non si è risparmiata in standing ovation per il maestro, la signora Antonioni ha preso la parola. Ha ringraziato il caloroso e intenso abbraccio con il quale sono stati accolti dai presenti.
Parlando dei suoi documentari su Michelangelo, proiettati nel corso della rassegna, Per me fare un film è vivere del 1995, Con Michelangelo del 2004 e Lo sguardo di Michelangelo del 2004, ha ricordato uno degli insegnamenti artistici del marito nel girare una pellicola: Lintenzione del regista deve essere forte e pure per fare un buon film. E ha aggiunto: La mia intenzione era quella di essere lì con Michelangelo e il mio desiderio era essere dentro di lui per capire ancora di più cosa lui voleva fare.
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06/10/2005





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