"A proposito di Resistenza e carta intestata"
Ascoli Piceno | Il Capogruppo AN Cacciatori: " Solo una città autenticamente pacificata può infatti fregiarsi della medaglia doro per attività partigiana ed al contempo riconoscere alla destra il titolo di primo partito della città".
di Igino Cacciatori *
Sembra che lUDC potrebbe rinunciare alla discussione della mozione riguardante la medaglia doro per attività partigiana in quanto soddisfatta dalle assicurazioni fornite in proposito dal Sindaco Celani lo scorso 3 ottobre.
La decisione dellUDC tuttavia non mi esime dallesprimere, in qualità di capogruppo di AN, la mia opinione in proposito. E voglio partire proprio dallinsegnamento di Giorgio Almirante che non smetteva mai di individuare nella pacificazione nazionale il più ambito dei traguardi possibili per la destra italiana. Da questo punto di vista non posso che considerare Ascoli Piceno come un esempio virtuoso di quellinsegnamento.
Solo una città autenticamente pacificata può infatti fregiarsi della medaglia doro per attività partigiana ed al contempo riconoscere alla destra il titolo di primo partito della città. E ciò anche prima che si consumasse la svolta di Fiuggi come accadde per il MSI alle elezioni politiche del 1994.
In un simile contesto che documenta come gli ascolani già da tempo si siano liberati dalle memorie insanguinate della guerra civile spiace constatare un particolare. Perchè i consiglieri dellUDC proponendo la mozione - hanno omesso di dedicare una, pur minima, nota di biasimo allindirizzo di quanti da sinistra, sin dal primo insediamento della giunta Celani, hanno utilizzato la ricorrenza del 3 ottobre per cercare di delegittimare il centro-destra ?
Mi riferisco ai fischi ed alle vergognose aggressioni verbali che a partire dal 1999 cioè prima ancora che esplodesse la polemica della carta intestata sono state rivolte al Sindaco ed al Vice Sindaco di Ascoli, reo questultimo di appartenere ad AN.
Atteggiamenti violenti e autoritari che a ben vedere minano alla radice il carattere (autenticamente e intimamente) condiviso delle ricorrenze resistenziali, ad Ascoli come altrove.
Quando viene sconfitto nelle urne il variegato mondo progressista non sa resistere alla tentazione di affermare la propria presunta superiorità morale brandendo il mito della Resistenza contro la CDL. Bella ciao accompagna puntualmente ogni happening girotondino e lo slogang ora e sempre resistenza campeggia in tutte le manifestazioni antigovernative.
Tutto ciò a dimostrazione della strumentalizzazione politica della resistenza che frequentemente ad Ascoli come altrove affiora da sinistra. Non me ne vogliano gli amici dellUDC ma le modalità con le quali hanno proposto la mozione, improvvisamente e senza neppure provare a chiedere se fossimo o meno disponibili a sottoscriverla, mi hanno fatto sorgere un dubbio. E cioè che anche il centro ascolano possa essere caduto nella tentazione di utilizzare politicamente la resistenza. Non per delegittimare lavversario ma al contrario per legittimarsi ai suoi occhi.
Lo so: si tratta di un dubbio malevolo. Ma se gli amici delludc mi prestano per un attimo la celeberrima citazione di uno dei loro padri nobili ricordo che a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca.
* capogruppo AN - Consiglio Comunale di Ascoli Piceno
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14/10/2005
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