E’ iniziata nel migliore dei modi la nuova stagione per il Centobuchi, una bella vittoria, con il nuovo sponsor “Straferro”, il nuovo tecnico esordiente De Amicis e la formazione rinnovata di sei undicesimi. Esordio felice ed importante per il morale.

Alla vigilia si temeva molto la gara contro la blasonata compagine di mister Porro, il Caldarola costruito per essere protagonista nel campionato ed anche perché mister De Amicis già sabato ha dovuto fare i conti con gli infortunati come, De Angelis, ex fermana, ragazzo interessantissimo dotato di buona tecnica come il regista ed ex di turno Marco Cicchi e Corradetti colonna della difesa non al meglio per il grosso ematoma al polpaccio della gamba sinistra. Ma ormai tutti i ragazzi sono consapevoli dell’importanza di fare bene.

Lavorano sodo, le qualità ci sono e con il gran cuore che i ragazzi ci stanno mettendo non si sono sentite le mancanze, anche se importanti.  

La dirigenza societaria, con l’attivissimo segreteria Stasolla, si può paragonare ad una società professionista. Il nuovo tecnico con il preparatore dei portieri Francesco Terrani che ha compiuto un lavoro straordinario con la promessa Spina e l’infaticabile preparatore atletico professor Lattanti non aspettavano che il primo responso.

E’ arrivato con i botti. Un terno che fa ben sperare.

Tre perle realizzate da ragazzi interessanti e che hanno davanti un futuro sicuramente bello.

E’ solo la prima delle tappe del lungo giro che terminerà il 23 aprile del prossimo anno.

A fine gara il nuovo tecnico De Amicis con il presidente Claudio Marocchi sono felici, raggianti e soddisfatti, lo si nota da un chilometro. 

 “Alla vigilia avevo qualche perplessità incontrare subito una grossa squadra. Ho chiesto grande cuore ai ragazzi. - Ci ha detto il tecnico ed ha proseguito. -Non è tanto la vittoria, che comunque è fondamentale, ma quanto il modo con cui è stata conquistata contro una signora squadra che uscirà fuori. Sono arrivati i primi tre punti che sono d’oro, ma godendoli dobbiamo pensare già a mercoledì sera che andremo ad Jesi, un altro esame duro”: