Coppola 5,5: non ha grandissime responsabilità sul gol (sicuramente meno dei suoi compagni di reparto) anche se si fa trovare un po’ troppo fuori dai pali. Alterna buone cose alle solite incertezze.

 

Comotto 5,5: confermato dopo la buona prova di Torino, accusa un po’ di stanchezza.

 

Cudini 6: sufficienza stiracchiata. Pesa molto l’amnesia in occasione del gol di Bogdani.

 

Domizzi 6: anche lui meno brillante del solito. Risente della giornata-no di tutta la difesa.

 

Tosto 5,5: doveva essere il più fresco ma non ha inciso. Alcune imprecisioni nei passaggi.

 

Foggia 6,5: il migliore dei suoi. Parte piano ma finisce in crescendo. Solito grande movimento sulla fascia accompagnato da grande tecnica. Lo fermano solo i crampi nel finale (83’ Cariello: s.v.)

 

Cristiano 5: irriconoscibile. Non ha il furore agonistico che accompagna tutte le sue prestazioni, non “morde” quasi mai l’avversario. Esce nel primo tempo per infortunio. Non era proprio la sua giornata. (48’ p.t. Parola 6,5: prende il posto del capitano e la squadra comincia a girare, soprattutto nella ripresa. L’abbiamo già detto: sta diventando fondamentale nell’undici di Giampaolo).

 

Guana 6: esordio da titolare, dopo mesi in cui non disputava più una gara intera. Discreta prestazione: ha fatto vedere buone giocate evidenziando notevoli capacità tecnico-tattiche.

 

Fini 5,5: è partito in quarta, facendo sperare i tifosi bianconeri in un bis dell’ottima prova contro la Juve. Purtroppo si è perso cammin facendo evidenziando un po’ di stanchezza.

 

Colombo 5,5: molto movimento, sfrutta la sua altezza per anticipare di testa gli avversari e spesso ci riesce. Gioca un po’ troppo lontano dalla porta. (64’ Bjelanovic 5,5: meno di mezz’ora per provare a vincere la partita, ma è il Siena che nei minuti finali si fa pericoloso. Non incide).

 

Ferrante 6: non brilla ma difende bene la palla e cerca spesso il fraseggio coi compagni. Mezzo voto in più per la sua prima rete con la casacca bianconera.

 

All. Giampaolo 6: discutibili alcune scelte iniziali ma ha il merito di farsi “sentire” dalla squadra nell’intervallo.