Mentre tutto sembrava essersi sistemato nel migliore dei modi sembra che un’altra tegola stia per piombare tra capo e collo a maggioranza e giunta. Ovvero la crepa venutasi a creare all’interno di AN. Non è cosa nuova che neanche un partito solido e compatto come quello di Alleanza Nazionale fosse scevro di pareri e opinioni contrastanti ma , stranamente, l’uscita di Felicetti sembra, più che calmare, avere acuito certi contrasti.

Mentre Vignoli, Piunti, Ursini e Angellotti sono in linea di massima d’accordo per un consenso al rimpasto proposto da Martinelli,  De Vecchis e Rossi rimarrebbero al momento fermi sulla posizione che vuole un ridimensionamento della componente di Forza Italia in seno alla Giunta.
Dei due il più intransigente, secondo voci vicine ad AN, sarebbe l’attuale Presidente del Consiglio De Vecchis. E su questo molto si è lavorato nella giornata di ieri e molto si lavorerà nella giornata di oggi in seno al partito.

Difatti l’eventuale irrigidimento dei due “dissidenti” potrebbe riportare , in un certo modo, le cose quasi esattamente come stavano prima delle dimissioni dell’Assessore Felicetti. Perché a questo punto, facendo mancare il loro appoggio in Consiglio Comunale, la maggioranza si ritroverebbe di nuovo in inferiorità numerica. Nel caso in cui uno dei due , ( Rossi ? ) optasse per un tono più conciliante, con De Vecchis irremovibile sulle sue posizioni, si arriverebbe ad una parità (15 magg- 15 min) difficilmente gestibile. E anche secosì fosse vi sarebbe , sempre secondo le stesse fonti, l’incognita Baiocchi.

Le ultime voci descriverebbero un De Vecchis inflessibile affiancato dal suo buon amico Rossi.
Addirittura il Presidente del Consiglio Comunale viene descritto come irritato dall’evolversi degli ultimi avvenimenti. Sarebbe ancora visibilmente offeso e personalmente ferito per lo sgarbo propinatogli dal Sindaco in occasione delle sue “avances” alla Margherita al tempo della “offerta indecente” al capogruppo della stessa ,Di Francesco. E’ un boccone che De Vecchis non sarebbe mai riuscito a mandare giù. 

Quando ieri Martinelli in conferenza stampa avvertiva i giornalisti con un “…non è detto che tutto vada a posto “  forse neanche lui era conscio di quanto questa affermazione fosse vicina alla realtà.