Cerca
Notizie locali
Rubriche
Servizi

Storia e origini del Natale

| I miei auguri, del sito Ophys ed una breve storia sul Natale

di Alberto Premici

Nella Persia antica il solstizio invernale era celebrato cantando l'inno che narrava la nascita del mondo. In Alessandria d'Egitto esso ebbe la sua più completa espressione, prima dell'era cristiana, nella grande festa del Natale di Horus. Le statue della dea madre Iside, col piccolo in grembo o attaccato al seno, venivano portate in processione di notte verso i campi al lume delle torce. Nella Roma pagana lo stesso significato avevano le feste d'inverno che si celebravano due o tre secoli prima della nascita di Cristo, note con il nome di Saturnali o feste di Saturno.

I Saturnali romani avevano inizio il giorno 19 dicembre e si prolungavano fino al successivo 25. Erano feste di gioia, di rinnovamento, di speranza per il futuro e in tale occasione si rinnovavano i contratti agrari. Nel corso dell'ultimo cinquantennio precedente la nascita di Cristo fu introdotto a Roma il culto del Dio Sole, probabilmente diffuso dalle legioni reclutate in Siria e dagli schiavi orientali. Come la festa pagana diventò cristiana Il Cristianesimo inserì nelle proprie concezioni religiose tradizioni popolari preesistenti, e fu così che il giorno natalizio del dio solare e agricolo dell'Egitto e della Persia, cadente nel solstizio d'inverno, diventò il Natale cristiano: la statua di Iside che allatta Horus diventò quella della Madonna che allatta il sacro Bambino.

Non fu facile, però, utilizzare la data del 25 dicembre dal momento che il racconto evangelico di S.Luca, il più completo sull'argomento, narrando di pastori che passano la notte all'aperto, evocava piuttosto un ambiente primaverile, che non il freddo periodo invernale. Poi c'era la precedente tradizione cristiana che fissava la nascita di Cristo in un giorno di primavera: Clemente di Alessandria l'aveva stabilita il 19 aprile, altri padri della Chiesa il 18 aprile, altri ancora il 29 maggio e il 28 marzo. Fu dopo molte discussioni ed esitazioni che i vescovi di Roma scelsero il 25 dicembre.

La data fu ricavata calcolando gli anni di Cristo a ritroso, partendo cioè dalla cifra "magica" di 33, quanti sono gli anni che il figlio di Dio avrebbe trascorso sulla terra. Essendo stata fissata in precedenza la morte di Cristo al 25 marzo, presumendo dunque che essa fosse caduta 33 anni esatti dopo la sua incarnazione, che quindi veniva fissata anch'essa a un 25 marzo, la nascita non poteva essere avvenuta che nove mesi dopo la sua incarnazione nel ventre di Maria e precisamente il 25 dicembre.

Il Natale oggi

La festa della Natività di Gesù, il Natale, quale lo conosciamo oggi, è divenuta la maggior festa ufficiale della cristianità solo in tempo relativamente recente. Le sue prime tracce come festività cristiana si incontrano solo intorno al terzo secolo dopo Cristo e il suo definitivo affermarsi solo a metà del quarto secolo. L'osservanza della festa natalizia fu introdotta in Antiochia solo verso il 375 dopo Cristo e in Alessandria solo dopo il 430.
Così come viene vissuto e festeggiato oggi giorno, il Natale deriva dalle tradizioni borghesi del secolo scorso: abeti addobbati di luci, nastri e ninnoli (che in passato erano dolcetti); strenne; Babbi Natale con slitte e renne, sono tradizioni nordiche, protestanti che si sono mescolate ai nostri presepi cattolici.

Il Natale comprende un periodo di festeggiamenti ininterrotti che dal solstizio di inverno arrivano all'epifania.
Quest'ultima, che per la cristianità d'oriente è la data del Natale, è stata introdotta in occidente solo in un secondo tempo, con contenuti religiosi e valenze diverse sulle quali ha finito poi per prevalere il ricordo dell'offerta dei doni dei Magi nella grotta di Betlemme. In Italia si è sovrapposta a precedenti tradizioni popolari dalle quali è nata la figura della befana, che, metà mendicante metà strega, a cavallo della sua scopa, distribuisce doni (ma in origine erano poveri, come arance e frutta secca) attraverso i camini.

Questa è la storia del Natale. E' una storia bella, poetica, creata dagli uomini per far posto a un poco di speranza e di letizia anche nel cuore dell'inverno più duro, quando sembra che tutto sia morto e sterile e invece il seme comincia a germinare nella terra e ha inizio la rivoluzione delle stagioni e la rapida, felice corsa dei giorni verso la fioritura di primavera.
(fonte: www.babbonatale.it)

Approfitto per porgere a tutti i lettori de ilQuotidiano.it, che ci seguono con sempre maggiore interesse gratificando il lavoro di tutti noi fatto per pura passione, uno tranquillo e spensierato peridodo di festivià.

24/12/2003





        
  



2+2=

Altri articoli di...

Cultura e Spettacolo

31/10/2022
Il Belvedere dedicato a Don Giuseppe Caselli (segue)
27/10/2022
TEDxFermo sorprende a FermHamente (segue)
27/10/2022
53 anni di Macerata Jazz (segue)
26/10/2022
Il recupero della memoria collettiva (segue)
26/10/2022
Giostra della Quintana di Ascoli Piceno (segue)
23/10/2022
A RisorgiMarche il Premio "Cultura in Verde" (segue)
22/10/2022
Porto San Giorgio torna a gareggiare al Palio dei Comuni (segue)
20/10/2022
La Nuova Barberia Carloni apre un tris di spettacoli (segue)

Cronaca e Attualità

16/11/2022
Project Work Gabrielli, i vincitori (segue)
15/11/2022
800.000 euro per le scuole (segue)
14/11/2022
Terremoto: subito prevenzione civile e transizione digitale (segue)
14/11/2022
Tre milioni di persone soffrono di disturbi dell’alimentazione e della nutrizione (segue)
14/11/2022
Il presidente di Bros Manifatture riceve il premio alla carriera "Hall of Fame/Founders Award" (segue)
31/10/2022
Il Belvedere dedicato a Don Giuseppe Caselli (segue)
27/10/2022
A Cartoceto, nelle ‘fosse dell’abbondanza’ per il rituale d’autunno della sfossatura (segue)
27/10/2022
Il Comune pulisce i fossi Rio Petronilla e via Galilei (segue)

Quando il giornalismo diventa ClickBaiting

Quanto è sottile la linea che divide informazione e disinformazione?

Kevin Gjergji