Contestati la famiglia Gaucci ed il tecnico Trillini, fischiata la squadra. C'è tutta l'amarezza dei tifosi rossoblù per la bruttissima sconfitta rimediata dalla Samb contro il Benevento, condita anche con una prestazione da dimenticare. Il vero dato di fatto e di cui si deve prendere atto è che si è rotto definitivamente il feeling fra la tifoseria e la famiglia Gaucci.

Insulti, inviti a vendere la società, improperi anche nei confronti del Perugia e del Catania, le altre due società di proprietà del patron romano. E' finito un amore, che comunque era già stato messo in discussione nella passata stagione quando Gaucci fu sul punto di vendere il sodalizio rossoblù all'imprenditore campano, Francesco Agnello. Da quel momento i tifosi non hanno perdonato più niente a sor Luciano. Non sono piaciuti l'allestimento dell'attuale organico e la scelta riguardante Sauro Trillini come allenatore della Samb.

Le voci di una possibile cessione della società, poi smentite dalla famiglia Gaucci, hanno messo in agitazione i supporters rossoblù e, quando la Samb ha smesso di lottare al cospetto di un ottimo Benevento, non ce l'ha fatta più: ha urlato tutta la sua rabbia all'indirizzo di Gaucci e di Trillini. Anche quest'ultimo è stato invitato ad andarsene, ormai i tifosi rossoblù non hanno più fiducia sull'operato del trainer anconetano. Non paghi della contestazione effettuata sugli spalti, circa trecento tifosi hanno continuato ad inveire nella zona a ridosso degli spogliatoi.

In serata arriva la dichiarazione di Alessandro Gaucci che annuncia la cessione della società. I tifosi ringraziano la famiglia Gaucci per le due promozioni, ma vogliono un nuovo padrone. In fondo era da tempo che il patron romano li voleva accontentare.