E' necessario trovare soluzioni
San Benedetto del Tronto | Le interviste del dopopartita Sambenedettese Benevento.
di Melissa Cellini
Il "maleventum" anelato da uno striscione dei tifosi campani si è abbattuto sulla Sambendettese portando cattivi auspici su una domenica che invece avrebbe dovuto essere di riscatto per i rossoblu. I rivieraschi registrano la seconda sconfitta consecutiva in casa, dopo la buona prestazione della scorsa settimana a Viterbo contro la capolista, e intrecciano la partita più opaca di tutta la stagione.
La mancanza di gioco si è fatta notare dal primo minuto, il brillante attacco che aveva spesso affondato gli avversari nelle domeniche precedenti non si è visto con un solo tiro in porta da parte di Zerbini al 18'pt. Anche quando sono stati gli "episodi" ad essere chiamati in causa, i ragazzi di Trillini non hanno trovato in nessun caso la forza di reagire facendosi probabilmente sopraffare dal nervosismo e dalla tensione.
All'uscita degli spogliatoi è poca la voglia di parlare e commentare da parte dei giocatori della Samb. Esce con le stampelle Enrico Franchi costretto ad abbandonare il campo a pochi minuti dall'inizio della gara. "Mi ero allungato per arrivare sulla palla e il piede mi è rimasto impiantato finendoci sopra con tutto il peso del corpo. Ora dovrò aspettare un paio di giorni per fare tutti i necessari accertamenti. Aldilà dell'infortunio c'è da dire che è stata una partita difficile e la squadra è stata meno brillante di altre volte. Fare sempre molta fatica nelle partite di casa è una costante di questo campionato e questo vale non solo per noi, visti i risultati odierni di altre squadre. Ciò è dovuto probabilmente ad un diverso modo di interpretare la gara ma non credo che in questo momento si debbano fare troppi processi o drammi; potremmo essere più preoccupati se fossimo in coda alla classifica, ma per ora non è così. Ci sono stati due episodi che hanno condizionato la gara ma questi non possono essere la scusa per nascondersi dietro ad un dito. Occorre compattarsi e andare avanti con grinta e determinazione."
Non poteva mancare un riferimento alla forte contestazione rimbalzata dalla tifoseria verso la società, l'allenatore e la quasi totalità dei giocatori scesi in campo oggi, durante l'ultimo quarto d'ora di gioco. Per Franchi "il loro disappunto è più che legittimo; vengono a vedere una bella squadra e quando viene offerta una partita così è normale e giusto essere fischiati." Per l'allenatore Trillini la contestazione "fa parte del gioco. La tifoseria pretende il massimo dalla Samb e perciò ha ogni diritto di manifestare la propria contrarietà; tuttavia forse eravamo stati elogiati troppo in precedenza e questo rende la delusione più amara . Vorrei ribadire che nello spogliatoio c'è compattezza, voglia di lavorare e di credere nel progetto che stiamo portando avanti. E' necessario trovare delle soluzioni che funzionino fuori e soprattutto in casa dove i ragazzi avvertono una maggiore tensione psicologica e si contraggono maggiormente. Bisogna stare tranquilli e recuperare una maggiore serenità perché probabilmente questi elementi mancanti portano a sbagliare qualcosa di troppo. Aspetto di continuare il lavoro intrapreso perché possiamo e dobbiamo fare di più."
Un elemento tirato in ballo a causa della sconfitta odierna è il fallo commesso da Taccucci che ha generato il rigore messo a segno da Molino a siglare la prima rete del Benevento al 31'pt. "E'un episodio ribadisce Trillini importante quello del rigore; qualora fosse dubbio porta maggiore disappunto e ulteriori spiegazioni al disagio psicologico avvertito oggi dalla Samb. La squadra era completamente diversa da quella vista domenica a Viterbo; oggi eravamo come frenati e certamente questi episodi contribuiscono ad aumentare le difficoltà che sembriamo trovare nelle partite casalinghe." Molto contrariato invece Totò Criniti. "Ogni domenica ne succede una, ora dovremo decidere se fare un comunicato alla Lega poiché dobbiamo tutelare i nostri diritti. Ciò non toglie che si è giocato male ugualmente: io non ho disputato molte partite in casa quest'anno, ma è proprio vero che si ha quasi paura di giocare. Occorre analizzare bene la situazione e soprattutto moderare tante voci che circolano come quelle della cessione della società. Io non ho risposte, ma quello che so per certo è che occorre far chiarezza in tutto e per tutto."
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02/11/2003
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