Firme false e documenti scomparsi dagli scaffali: sarebbero queste le vicende finite davanti agli occhi della Magistratura che starebbe indagando in merito a strani episodi verificatisi all'ufficio tecnico del comune.

A seguito della segnalazione di un privato cittadino, si è aperta un'indagine della Procura di Fermo e dei carabinieri di Porto Sant'Elpidio coordinati dal maresciallo Giovanni Spina che tuttavia mantengono il più stretto riserbo su tutta la vicenda.

Tutto prende il via dalla segnalazione di un noto imprenditore calzaturiero di Porto Sant'Elpidio, titolare di uno dei marchi più conosciuti e che possiede diverse altre attività, abitazioni e case in città. Una di queste è in comproprietà con il fratello. In questa casa che i due fratelli avrebbero in comproprietà dovevano essere fatti dei lavori di ristrutturazione. Una bella mattina, passando davanti la struttura, il nostro ha notato che i lavori erano improvvisamente iniziati. Così si è recato in Comune per chiedere spiegazioni di quei lavori da lui non autorizzati. Entrato nell'ufficio urbanistica e chieste le dovute spiegazioni, gli impiegati gli avrebbero mostrato un faascicolo pieno di carte, autorizzazioni, progetti di ristrutturazione della casa, fra l'altro eloborati da un altrettanto noto geometra di Porto Sant'Elpidio. Tutto in regola, sulla carta, ma lui assumeva di non sapere nulla di quei lavori sostenendo che le firme apposte sui documenti non fossero sue.

Da qui la richiesta di spiegazioni al sindaco Mario Andrenacci che ha voluto vederci chiaro.

Chiesta la documentazione, Andrenacci non ha potuto vedere quel fascicolo, misteriosamente scomparso.  

La palla è passata alla Magistratura.