Sette ore di consiglio comunale
Montegranaro | Minoranza delusa: "Strozzato il dibattito!"
di Stefania Ceteroni
Sette ore per discutere, in un modo o nell'altro, diciotto punti all'ordine del giorno.
Sono queste le cifre, in termini temporali, che rappresentano quanto accaduto venerdì sera in consiglio comunale.
Dopo l'accoglienza, piuttosto calorosa, per il nuovo consigliere comunale di minoranza Tonino Mengoni, che ha preso il posto del dimissionario Nullo Palazzetti, si è passati a discutere di loculi cimiteriali.
Un'ora di tempo è stata concessa per parlare di quell'argomento che, come sostenuto dalla minoranza di governo, sta a cuore a molti. Si chiedevano chiarimenti, ed anche di modificare il bando a maggiore garanzia della cittadinanza ma nulla di tutto ciò è avvenuto.
La mozione non è stata affatto discussa e gli amministratori si sono limitati a dire che la procedura seguita era regolare e trasparente.
"Viene perpetrato un soppruso!" fa mettere a verbale Perugini che vede negata la possibilità di aver quell'ampio dibattito che si era chiesto addirittura con un consiglio comunale aperto.
Più di tre ore di discussione sono state riservate al sesto punto all'ordine del giorno: variante per trasformare una zona a destinazione agricola in zona alberghiera. Minoranza contro solo sul "metodo".
Si finisce sul discorso dei cittadini di serie A e di serie B fino a che il capogruppo di Rc, Beverati, innesca un meccanismo perverso: "Montegranaro è una città in cui l'illegalità si vede ad ogni angolo di strada!". Non l'avesse mai detto. Risposte sdegnate a catena. Endrio Mancini: "Voi vivete sulla luna. Non fate parte integrante del paese che lavora. Prima guadagnatevi il pane poi parlate!". Aronne Perugini: "Non si parla in base ai 740 - risponde a Mancini - e non è che chi ce l'ha più alto ha maggiore diritto a parlare. Sono i voti che legittimano a parlare!". Venanzi: "L'onore al consiglio si fa nel momento in cui si fanno interventi dignitosi sulle tematiche". Giust'appunto, per restare nella tematica della variante arriva Mauro Lucentini: "Faccio richiesta formale di acquistare a nome dell'amministrazione comunale un etilometro da usare all'interno del territorio!".
Si arriva poi alla proposta di Lucentini di accorpare i successivi dodici punti per un'unica discussione. Sdegno della minoranza. "Noi non lo condividiamo" tuona Perugini. Lucentini fuori microfono: "Per quanto conta!.".
Interviene solo la minoranza, dovendo utilizzare cinque minuti per ognuno dei punti accorpati e lamentando un dibattito "strozzato", degno di creare un vero e proprio scandalo.
La maggioranza da quell'orecchio non ci sente e, conclusi gli interventi di minoranza, nemmeno risponde.
Si votano i sei punti in sei minuti. Un record che ha lasciato nella minoranza di governo un sapore piuttosto amaro.
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16/11/2003
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