Stefano Belleggia, l'imprenditore ferito lunedì scorso nel calzaturificio "Abanella" di Campiglione di Fermo (suo padre è uno dei titolari), è stato ascoltato in ospedale venerdì 24 ottobre dal vice procuratore della Repubblica di Fermo Luigi Ortensi. Belleggia ha confermato la versione che aveva fornito subito dopo il ferimento: la lite con Sergio Cipollari, la somma di denaro che deve a quest'ultimo (poco più di 100 mila euro), il ferimento con una lama di tipo "Rambo".

Il quadro sanitario di Belleggia nel frattempo è migliorato, dopo l'intervento chirurgico a cui era stato sottoposto lunedì stesso (e giovedì i medici avevano sciolto la prognosi).

Cipollari è tutt'ora detenuto presso il carcere di Marino del Tronto, ma avrebbe fornito una versione dei fatti molto differente rispetto a quella fornita dalla vittima. In più afferma di possedere un piccolo coltellino e non una lama "Rambo". Ad ogni modo l'arma del ferimento non è stata ancora trovata. Gli avvocati di Cipollari, Renzo Interlenghi e Massimo Luzi, chiederanno al Tribunale del riesame di Ancona la scarcerazione o gli arresti domiciliari per il loro assistito.