Martedì 28 ottobre è il gran giorno, quello in cui si voterà alla Camera dei Deputati sull'istituzione di tre nuove province, tra le quali Fermo. Nell'attesa si succedono polemiche ma anche nuove proposte (per esempio quella del presidente della Provincia di Ascoli di pervenire ad un'unica "Provincia di Ascoli Piceno-Fermo", come nel caso di Pesaro-Urbino o Massa Carrara).

Dentro Alleanza Nazionale la polemica è tra l'onorevole Giulio Conti e il presidente provinciale del partito Guido Castelli, quest'ultimo orientato a lasciare libertà di schieramento agli uomini del suo partito, Conti deciso ad ottenerne un'indicazione più chiara: sì o no alla nuova Provincia. Conti è anche sindaco di un Comune del fermano, Monte San Pietrangeli, ma nondimeno pare sia orientato ad esprimere contrarietà alla divisione del territorio di Ascoli.

Frattanto, alla Regione Marche, il consigliere di Forza Italia Umberto Trenta pare più contrario ancora al provvedimento, contrarissimo: in una lettera inviata al presidente del Consiglio regionale Luigi Minardi e al presidente della giunta Vito D'Ambrosio, invita ambedue alla tutela territoriale della provincia di Ascoli, ritenendo "un errore macroscopico" formare una nuova Provincia.

In più segnala "gravi motivi di illegittimità" nella delibera di Consiglio regionale n. 7/90, per una frase ivi contenuta: "pur non raggiungendo [la costituenda Provincia di Fermo] il livello minimo di popolazione previsto come normale dalla legge", che violerebbe il principio di tassatività dei provvedimenti di legge. In più il provvedimento di istituzione della nuova Provincia non avrebbe copertura finanziaria.

In conclusione Trenta invita Minardi e D'Ambrosio ad attivarsi appo il Presidente della Repubblica, il Presidente del Consiglio, della Camera e del Senato e financo con l'Unione Europea, per impedire la nascita di una nuova Provincia.