Voi direte di no, ma secondo me sor Luciano sta facendo il corso:"Profeti in due mesi". Dopo la sconfitta in casa con l'Acireale, scoraggiati, alcuni atleti rossoblu avevano ammesso che la Samb in fondo era una squadretta.Gli ultras ci avevano messo un carico accusando la famiglia Gaucci di aver trasformato la Samb in un magazzino ricambi del Perugia e del Catania.

Gaucci invece viene in riviera e urla: "Gente di poca fede, non avete occhi per vedere le meraviglie della Samb"! E con fare messianico  sciorina la parabola dei tre figli tutti di pari dignità, appunto Perugia, Catania e Samb. Poi ancora un'esortazione alla fede : "Andate a Teramo e diffondete il MIO verbo".

A Teramo gli ultras hanno fatto come S.Tommaso: hanno voluto toccare con mano e  fanno undici minuti di protesta, come promesso. Comunque di miracoli nei primi minuti non se ne vedono. Anzi, nonostante gli innesti di Maury e Hilario, il Teramo affonda di brutto l'acceleratore e nella prima mezz'ora ne fa vedere di cotte e di crude, tanto da permettere ad Aprea di riscattare l'opaca prestazione di domenica scorsa. Però, finita la sfuriata, la Samb timidamente tira  la testolina fuori dal guscio e porta negli spogliatoi un insperato risultato a occhiali.

Nell'intervallo Trillini deve aver tirato fuori il Vangelo secondo Gaucci, e deve aver letto qualche passo ai suoi atleti. Il lumino della fede è subito tornato a brillare. Se pur priva del vaso cinese Criniti, che si crepa sempre al primo urto e deve essere sostituito da Bifini, la Samb comincia a macinare gioco. Non è una trama pulita, elegante e penetrante ma un ansimante trattore che schiaccia il Teramo nella sua metà campo. Ma al 13' Manca...a dirlo, per la solita cazzata difensiva, il Teramo segna, appunto con Manca, e gela la tifoseria rossoblu.

Dopo il gol del Teramo ci si aspetta l'evaporazione immediata della grinta e la perdita di fede. Sarà la pioggia che evita l'evaporazione, sarà veramente la fede, ma la Samb, dopo qualche passo traballante per il gancio al mento, si riprende. Al 25' trova, con un affondo di Gennari, un insperato calcio di rigore che Zerbini trasforma. Il miracolo della divisione...dei punti è fatto.

Per adesso possiamo accontentarci, ma per il futuro non possiamo solo affidarci alla fede (leggi grinta) e a qualche miracolo (di Aprea). Si sa, con un miracolo un cieco riacquista la vista, ma non si è mai visto che a un mutilato ricresca un braccio: per riaverlo funzionante ci vorrà almeno una protesi.

Caro sor Luciano, se vogliamo puntare in alto qualche protesi ce la devi pur comprare!