Riordino della sanità a Ripatransone: i dubbi e i consensi.
Ripatransone | Si è svolto ieri sera, lunedì 8 settembre, un affollatissimo consiglio comunale aperto per illustrare le novità che verranno introdotte a partire dai primi di ottobre.
di Giovanni Desideri
"Nei giorni scorsi abbiamo inviato a tutte le famiglie ripane l'invito a partecipare a questo consiglio comunale aperto, perché ritenevamo importante informare e condividere le scelte che presto saranno operative". Le parole del sindaco Paolo D'Erasmo spiegano la grande partecipazione di pubblico all'assise comunale convocata per ieri sera, lunedì 8 settembre, al teatro 'Mercantini' di Ripatransone.
Il tema era il riordino della sanità cittadina e ad illustrare il progetto (proposto dalla Asl, da realizzare entro i primi di ottobre, a regime entro i primi di novembre) era presente sul palco, oltre al sindaco, alla Giunta e ai consiglieri, il commissario straordinario della Asl 12 dott. Mauro Marabini.
In platea i medici di base di Ripatransone (dott. Arezzini, Marucci, Michetti, Pacetti), l'ex sindaco, ora presidente del consiglio provinciale, Ubaldo Maroni, l'assessore regionale al decentramento amministrativo Luciano Agostini, l'onorevole Orlando Ruggeri, il dott. Finocchi (direttore amministrativo Asl 12), la dott.ssa Picciotti (coordinatrice dei distretti sanitari della Asl), il dott. Acciarri (primario del reparto di radiologia presso l'ospedale di San Benedetto).
"Questo nostro progetto è stato approvato e finanziato dalla Regione, dice Marabini, ciò che rappresenta già un riconoscimento della sua qualità. Il progetto si articola in tre ambiti: residenziale, ambulatoriale specialistico, ambulatoriale di base, passando per l'assistenza domiciliare-infermieristica".
In pratica, esso prevede l'accorpamento in un'unica struttura, l'ex ospedale, attualmente Residenza Sanitaria per Anziani (Rsa), degli uffici di tutti i medici di base e dei medici specialisti, oltre che degli uffici amministrativi, fornendo così una migliore assistenza sia agli ospiti della residenza, sia ai cittadini, 24 ore al giorno.
Verranno chiusi, invece, il poliambulatorio e i singoli uffici dei medici di base e verrà realizzato un ambulatorio infermieristico. I posti letto della Rsa verranno infine aumentati dagli attuali 27 (22/23 sono quelli mediamente occupati) a 32, ripartiti tra "carico assistenziale inferiore" (patologie non gravi), letti a disposizione dei medici di base per brevi ricoveri di persone anziane, letti utilizzati come avviene già adesso. L'obiettivo, comunque, è quello di occuparne in media 28/30.
"Questo, ha spiegato il dott. Marabini, per realizzare un'assistenza sanitaria integrata: la qualità dell'assistenza dipende ormai dalla collaborazione di diversi specialisti. Al contrario, lavorare ognuno per conto proprio produce perdite di tempo e una minore efficienza sanitaria".
Di fatto verranno mantenute le nove specializzazioni presenti fin qui al poliambulatorio (cardiologia, dermatologia, diabetologia, ginecologia, oculistica, ortopedia, otorinolaringoiatrìa, psichiatria, radiologia), modificando il settore 'radiologia' attraverso la sostituzione della radiografia con un nuovo ecografo ("l'attrezzatura presente a Ripatransone era vecchia di 20 anni, ha spiegato il dott. Acciarri, e inoltre ormai si studiano più patologie attraverso l'ecografia che non attraverso la radiografia tradizionale").
Le obiezioni del pubblico hanno riguardato l'ubicazione dell'attuale Rsa, eventuali tagli al servizio sanitario dietro la promessa del suo miglioramento, il rischio di lasciare inutilizzati i macchinari che verranno comprati (in particolare l'ecografo). Sono intervenuti, al riguardo, persone del pubblico e i consiglieri di opposizione Massi e Capocasa.
Il sindaco ha risposto annunciando la creazione di un parcheggio con più di 40 posti macchina intorno al nuovo centro sanitario e prospettando il coinvolgimento dei ragazzi del servizio civile per la consegna a domicilio delle ricette rinnovabili (relative a farmaci assunti regolarmente da pazienti anziani, che in più avrebbero difficoltà a raggiungere il centro). Il dott. Marabini ha invece ribadito che il servizio viene in questo modo migliorato, senza raggiri.
Infine, sul rischio di lasciare inutilizzate le nuove attrezzature c'è stato l'unico momento di polemica della serata, tra il sindaco D'Erasmo e la consigliera Capocasa. Ma l''incendio' è stato subito circoscritto.
Nei loro interventi, infine, Maroni, Agostini e Ruggeri hanno parlato del riordino in corso della sanità, anche a livello regionale, della scelta delle rispettive istituzioni per il servizio pubblico contro il suo smantellamento, ed anche della qualità del dibattito che si è svolto nel corso della serata: sempre costruttivo, sempre sui contenuti. Non resta che attendere la realizzazione del progetto e i risultati della nuova assistenza sanitaria.
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09/09/2003
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Betto Liberati