Apre tensioni nel sindacato metalmeccanici della Cgil l' accordo firmato dalla Rsu (a maggioranza Fiom) dello stabilimento Merloni Elettrodomestici di Comunanza per il prolungamento fino a dicembre del sabato lavorativo a scorrimento, che interessa gli
oltre 800 addetti dell' impianto. Un accordo contestato senza mezzi termini dalla segreteria nazionale Fiom e dall' Ugl.

Sull' intesa, sottoscritta da Film e Uilm provinciali ma non dalla Fiom territoriale, la Rsu ha indetto un referendum fra i lavoratori, il cui esito si dovrebbe conoscere nelle prossime
ore. Ma per conto della segreteria nazionale Fiom Francesca Re David censura in un comunicato «la strutturalità di un sistema di orari che i lavoratori hanno già subito con l' accordo di aprile». In scadenza l' ottobre prossimo.

Dietro l' intesa, sostiene Re David, " è un insopportabile ricatto: poca occupazione in più, e peggioramento delle condizioni di lavoro" La firma dell' accordo inoltre (maturata, ricordano però in fabbrica, in una provincia dove il tasso di disoccupazione è il più alto delle Marche) contrasta secondo la Fiom nazionale "con la strategia generale della Fiom per la riconquista del contratto nazionale nelle aziende" e contro l' accordo separato della Federmeccanica.
Contraria da sempre al sabato lavorativo (ed esclusa a suo tempo dalle trattative presso l' Assindustria) la segreteria provinciale dell' Ugl, che chiede alla Rsu di ritirarlo e preannuncia iniziative di lotta.