Habemus Papam! Dopo tante fumate nere finalmente la bianca! Si gioca al Del Duca.

L'avversario di oggi è il Como di Eugenio Fascetti e del danaroso Enrico Preziosi, quello dei giochi per capirci. E di giochi se ne intende visto che ha ben tre società di calcio. Eppoi mi parlano di "conflitti di interessi"!

Pago il mio biglietto (ben 20 Euro) per una Tribuna perdipiù senza poltroncine. Ho visto Lazio-Juve con la stessa cifra, tanto i colori pressappoco sono gli stessi tanto vale chiudere un occhio (o tutti e due?). Arrivo allo Stadio e una leggera pioggerellina mi ricorda che: "è scoperta questa Tribuna!" (20 euro! = 38.725 lire!). Per la doccia potevo pure rimanere a casa!

Noi ascolani però non sappiamo fare a meno del calcio e paghiamo qualsiasi cifra ci chiedano! (i dirigenti lo sanno, purtroppo e giocano con i sentimenti). Noi, in pratica, siamo le Candy-Candy della situazione, buone e servizievoli, e loro sono i fratelli Neal e Iriza, bugiardi e dispettosi.

Vabbè parliamo dell'Ascoli che è meglio!

Sul ponte d'accesso al Del Duca chi mi trovo innanzi? Il corteo dei tifosi che protestano contro la Polizia e il calcio moderno. Mi accodo e, sulla chicane, supero con destrezza e maestria, Schumacher è avvisato. Ah dimenticavo, ero a piedi!

In gradinata entro con esiguo anticipo e già "i miei" in completo nero sembrano tutti piccoli Balilla…o Barilla? Le pancettine che hanno messo su sono più da merendina che da guerra Mondiale. Beh, speriamo che di Mondiale facciano qualcosa: i gol!

Eccolo il mio preferito: come non lo sapete? Vi rinfresco la memoria: Indiavolato Pià!

I miei commenti cattivi, espressi eventualmente per dovere di cronaca, li farò col gozzo in gola.

Torniamo alla partita fischio d'inizio e curva sud vuota! Che spreco di spazio! E loro avevano pure il settore per ripararsi. Noi invece siamo qui a prenderci la pioggia che però cessa con l'entrata in campo delle squadre.

Mi sistemo e…prima azione da gol! Ma chi è Maradona? Pelè? Vieri? No, è solo lui Filippo Antonelli Agomeri! Ora lo conosciamo, un corridore che "sputa l'anima" se fosse un pacchetto di sigarette a ragione dovrebbero scrivere "nuoce gravemente ai polmoni".

Poi tutto procede con ordine l'Ascoli attacca, il Como si difende, l'Ascoli riattacca e il Como si difende. Spine nel fianco dei lombardi sono Pià, Antonelli e Sosa che, a dir la verità, "s'introppica" un po' troppo col pallone.

Indovinate a chi devo una lode per caparbietà, volontà e ardore? Il Capitano, finalmente è tornato sulla prua della sua nave. Ecco si sentono le prime note della colonna sonora di Titanic, in primo piano scorgiamo il nostro Jimmy che afferra il suo Ascoli, lentamente gli fa allargare le braccia, lo porta sul parapetto e lo fa guardare aldilà verso l'orizzonte lontano. L'anno scorso eravamo pronti a giurare che stesse per buttarlo in mare, che infedeli!

Il primo tempo si congeda col sussulto del mancato rigore non concesso per atterramento da parte di Makinwa al nostro Mirko Savini. Che ci faceva Savini in area di rigore? Dopo i gol di Materazzi tutti i difensori si sentono predatori dell'area…altrui!

Inizia la seconda frazione e subito, fresco, fresco dopo 5 minuti la giacchetta nera indica col dito puntato il dischetto: Fontana, quatto quatto, infila il portiere Ferron. 1 a 0

Nel frattempo al mio fianco c'è chi scambia Rossini con Rossetti….

La partita scorre con sussulti da cuore in gola per azione ben orchestrata da Sosa che solo davanti al portiere non se la sente di tirare e lo stesso fa il panteranera, entrato al posto di Pià, che invece rovina addosso all'estremo difensore comasco.

Fischio finale e… che la pioggia ricominci!