Agostinpiazza, sul palco "il poeta catartico" Flavio Oreglio
San Benedetto del Tronto | Lo spettacolo si intitola "RECITAL.. ed è una sorta di contenitore antologico che traccia un percorso di vent'anni di carriera del "musicomedian" milanese.
Siamo ormai giunti al terzo atto della rassegna cabarettistica "Agostinpiazza" promossa dall'Assessorato alla Cultura. Domani sera, con inizio alle ore 22, in Piazza Bice Piacentini sarà la volta di Flavio Oreglio, artista a metà tra lo chansonnier e il cabarettista. La sua arte comica si nutre di poetiche ballate dal finale disarmante, ogni suo pezzo è accompagnato dalle splendide e autentiche note della sua chitarra che rendono il contrasto tra la romantica e idilliaca immagine iniziale e l'inaspettata battuta finale più forte e quindi più divertente.
Negli anni giovanili Oreglio ha conseguito una laurea in biologia dimenticata in un cassetto per inseguire il suo sogno artistico. Una sua scelta coraggiosa che è stata premiata: Oreglio ha infatti collaborato con grandi nomi come Nanni Svampa, Marina Massironi e Aldo Giovanni e Giacomo. Per questi ultimi, in particolare, ha curato gli aspetti musicali di "Ritorno al gerundio", "Aria di tempesta", e "Tel chi è il Telun". Dal 2000 è iniziata la sua collaborazione con la trasmissione Zelig che gli ha regalato l'attuale popolarità.
Lo spettacolo si intitola "RECITAL.." ed è una sorta di contenitore antologico che traccia un percorso di vent'anni di carriera del "musicomedian" milanese, tra canzone umoristica e comicità assoluta Cabaret concerto, ma anche teatro e poesia. Perché Oreglio, attore e scrittore, lancia sul pubblico a colpi di satira e ironia, anche momenti di sacrosanta liricità.
Dalla fisica all'ecologia, dalla letteratura alla matematica, passando attraverso tematiche attuali come l'incomunicabilità, l'emarginazione delle dassi meno privilegiate, la solitudine, sesso, droga e ragtime, il professore di biologia (chansonnier di professione) diventa Peter Pan e passa dall'altra parte della cattedra pronto a non rispondere e a finire nell'angolo degli asini.
Ma la sorpresa è quando Flavio da poeta zelighiano ( con tanto di leggio proprio come in trasmissione) compie l'ennesima metamorfosi, intonando così note d'autore come uno che di musica ne mastica veramente molta. E grazie al supporto dei Two Guitar Playe.- (Marino Sonino al contrabbasso, Lorenzo Arco alle chitarre acustiche, elettriche e ukulele, Andrea Vandoni al Violino e Stefano Couri alla chitarra acustica), ecco che il cabaret si fa country, blues, jazz, ragtime e canzone.
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06/08/2003
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Betto Liberati