Con il concerto di Maurizio Baglini, ieri sera, domenica 24 agosto, presso la chiesa di S. Lucia di Grottammare, il 'Festival Liszt' ha avuto il suo primo programma interamente composto di musiche del 'festeggiato'. Il percorso del festival, d'altra parte, ha compiuto un viaggio molto ben sfaccettato intorno al suo mondo, presentando composizioni di compositori a cui Liszt si è ispirato, di suoi maestri, allievi, colleghi.

E dopo i problemi del giorno precedente anche l'ex ministro Enrico Ferri (attualmente sindaco di Pontremoli (Ms), nonché presidente dell''Associazione Italiana Liszt', nata nel 1989 per iniziativa di Luciano Chiappari), ha potuto finalmente raggiungere Grottammare, accolto dal sindaco Luigi Merli e dal presidente del consiglio comunale Massimo Rossi.

Ferri ha apprezzato moltissimo la città e la musica eseguita da Baglini. Salutando il pubblico ha parlato del Festival come di "una bellissima iniziativa, che fa onore a Grottammare, bellissima città a sua volta, in cui è facile immaginare Liszt passeggiare, all'epoca del suo soggiorno".

Prima dell'inizio del concerto, infine, Luciano Chiappari ha tenuto la seconda e ultima parte della sua conferenza 'Viaggio intorno a Liszt: musicista universale'.

Il programma: dal secondo volume (o secondo anno) degli 'Anni di pellegrinaggio', dedicato all'Italia, Baglini ha eseguito 'Sposalizio', 'Il penseroso', 'Canzonetta del Salvator Rosa'. Di seguito 'Tre sonetti del Petrarca: 47, 104, 123' (rispettivamente: 'Benedetto sia 'l giorno…'; 'Pace non trovo…'; 'I'vidi in terra…'). Infine la funambolica 'Après une lecture de Dante. Fantasia quasi Sonata', sul quinto canto dell'Inferno.

Ben tre i bis: 'Sogno d'amore' di Liszt, 'In viaggio' (composizione in prima esecuzione assoluta, dedicata a Baglini, di Francesca Virgili, ispirata a 'Venezia e Napoli', supplemento al 'Secondo anno di pellegrinaggio'), per finire con la trascrizione lisztiana di un lied di Schumann ('Widmung', op. 25, n. 1).

Come da partitura, l'esecuzione delle musiche lisztiane è stata accompagnata dalla recitazione dei testi letterari a cui sono ispirate. E Stefano De Bernardin, attore sambenedettese, ha recitato i versi di Petrarca e Dante con grande bravura.

Le qualità di Baglini non sono più oggetto di 'scoperta'. Il suo gesto sembra provenire dal pianoforte più che dirigervisi, tanta è l'ormai abituale sicurezza con cui presenta il repertorio lisztiano, pure disseminato di difficoltà tecniche e virtuosismi ben noti. E agli applausi del pubblico si sono aggiunti i complimenti di Pierre Reach, presente tra il pubblico ed entusiasta anche della composizione di Francesca Virgili.