La coordinatrice provinciale dell'organismo politico in rosa di FI, Anna Amici, ha scritto all'on. Maria Teresa Armosino,  presidente del coordinamento nazionale di Azzurro Donna: "La sottoscritta non si riconosce più nell'azione della coordinatrice regionale perché alcuni suoi comportamenti sono stati a volte offensivi e denigratori".

Così si è espressa Anna Amici: "La coordinatrice regionale di Azzurro Donna, Gabriella Ceneri, non riscuote più la fiducia delle iscritte al movimento, giacché intende le pari opportunità solo per se stessa. Il convegno sulle Pari Opportunità è costata troppo rispetto ai risultati prodotti, il fatto grave è il non aver invitato il consigliere provinciale di FI, Cecilia Biondi. Ancora più sconcertante l'aver apostrofato come maschilisti i consiglieri forzisti, ma lei è più maschilista di tutti: alle elezioni amministrative di Grottammare ha appoggiato un candidato uomo, dimenticando che c'erano due donne in lista".

Anche la coordinatrice cittadina di Azzurro Donna, Floriana Maloni, è intervenuta: "Noi donne ci siamo date tanto da fare per far votare alle consultazioni di Grottammare Anna Amici e Maria Grazia Concetti, ma è venuto a mancare l'appoggio della coordinatrice regionale, che ha fatto la campagna per un uomo. E' un fatto gravissimo poiché la nostra struttura ci porta a sostenere le donne, quindi l'atteggiamento della Ceneri non è coerente con le pari opportunità".
In difesa della Ceneri, Dalila Cicchi, componente dell'esecutivo del circolo di An di Porto d'Ascoli.

"La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno. Una decisione esplosa in seno a FI che inevitabilmente produrrà effetti negativi anche all'interno della maggioranza stessa. Sono iscritta in un circolo dove le donne rappresentano una percentuale oltre il 55%, e in qualità di componente dell'esecutivo ho sempre stimato la presenza di un assessore donna all'interno della maggioranza, anzi ho sempre ritenuto opportuno, visti i risultati raggiunti sino ad ora dall'assessore Ceneri, che un altro assessore donna (meglio se di An) avrebbe prodotto una più efficace propulsione all'azione amministrativa.

Infatti, la richiesta di dimissioni da parte di una regia politica appartenente al suo stesso partito, nulla ha a che vedere con l'egregia attività amministrativa sin qui prodotta. Le motivazioni legate al convegno sono solo una scusa, che se accettate delegittimerebbero anche il sindaco e la giunta. Altrimenti non si spiegherebbe perché non vengono messe in atto altre verifiche, che probabilmente determinerebbero risultati a dir poco imbarazzanti verso chi ora ha contribuito ad accendere il rogo.

Si spera ora che il sindaco possa agire con la massima autonomia e non ceda a pressioni che potrebbero essere letali per la sua maggioranza  e che quindi mantenga la stessa stima sino ad ora espressa all'assessore Gabriella Ceneri. Colgo l'occasione per rappresentare in nome del circolo di An di Porto d'Ascoli, all'assessore Ceneri, un sentito in bocca al lupo".