Alle ore 12.30 il sindaco, Domenico Martinelli, ha ricevuto i coordinatori di FI, Paolo Forlì e Nazzareno Pompei, per chiarimenti circa la revoca delle deleghe all'assessore ai Servizi Socioeducativi, Gabriella Ceneri. A fine riunione il primo cittadino era della convinzione che mancavano motivazioni valide per il taglio delle deleghe. Lo studio di sentenze e leggi in merito alla revoca della fiducia è passato al vaglio del segretario generale, Elleni Iannoni, che nella mattinata di mercoledì illustrerà i risultati a Martinelli.

Sembra che il sindaco possa procedere alla revoca nel caso la Ceneri diventi un ostacolo per lo svolgimento del Consiglio comunale, per cui potrà fare il passo non prima dell'adunanza di mercoledì sera, quando gli azzurri non parteciperanno all'assise, facendo  mancare il numero legale, a condizione che l'opposizione esca dall'aula. Se la mancata rimozione della Ceneri causerà la caduta del Consiglio, Martinelli dovrebbe prenderne atto e valutare i pro e i contro dell'eventuale decisione.

Dopo il vertice con il primo cittadino e la Iannoni, così hanno sentenziato Forlì e Pompei: "Forza Italia non parteciperà più a nessuna riunione finché il sindaco non rimuoverà l'assessore".      
Ai coordinatori azzurri ha fatto eco Emidio Camaioni, l'ex assessore ai Lavori Pubblici: "Per il bene della città e dell'amministrazione l'anno scorso ho avuto la dignità di dimettermi".

E' possibile che succeda di tutto: il sindaco taglia la Ceneri e Forza Italia ridà fiato alle attività politico-amministrative; il sindaco non revoca le deleghe e l'amministrazione andrà incontro alla paralisi; il sindaco si rompe le scatole di questa situazione e manda tutti a casa. Ma dopo dovrà fare i conti con i cittadini che lo hanno votato, e che si aspettavano da lui le grandi opere per la città. Di assessori e  consiglieri ci si scorda in fretta: della capacità o dell'incapacità di amministrare di un sindaco, la gente non dimenticherà mai.