Un nuovo Statuto basato sui principi di condivisione e concertazione
Ascoli Piceno | Il Consiglio Provinciale odierno, seguito dalla conferenza provinciale delle autonomie locali, ha coinvolto le istituzioni e gli enti locali.
di Mauro Giorgi
Si è svolto oggi pomeriggio, martedì 1 luglio alle ore 18.30, il consiglio provinciale sul tema del nuovo Statuto della Regione Marche. L'incontro, ad oltre trent'anni dall'approvazione del primo Statuto regionale avvenuta nel 1971, è stato presentato dal presidente del Consiglio Provinciale Ubaldo Maroni, dal presidente della Provincia Pietro Colonnella, dal presidente del Consiglio Regionale Luigi Minardi, dalla presidente della commissione regionale Statuto Silvana Amati, dal vice presidente del Consiglio Regionale Sandro Donati, dal consigliere regionale di Alleanza Nazionale Guido Castelli ed infine dal consigliere regionale di Rifondazione Comunista signor Martoni.
"Le leggi costituzionali n. 1 del 1999 e n. 3 del 2001, innovando profondamente il Titolo V della Costituzione - dichiara Maroni - hanno modificato l'intero assetto istituzionale italiano. Se da una parte (riferimento decreto n. 1), oltre a rafforzare l'autonomia statuaria, è stata introdotta l'elezione diretta dei Presidenti delle Regioni, dall'altra (decreto n. 3) si sono avuti grandi cambiamenti come la definizione della Repubblica quale soggetto composto da Comuni, Città Metropolitane, Province, Regioni e Stato. A tal proposito, prosegue, la regione Marche, nelle ultime settimane, ha elaborato una bozza del nuovo statuto in sostituzione del regolamento deliberato negli anni '70".
Il presidente Colonnella ha dichiarato
"Questo nuovo documento - afferma Colonnella - rappresenta la carta costituzionale dell'ente regione e ne ridisegna l'impianto normativo fondamentale alla luce delle nuove competenze e delle deleghe conferite a comuni e Province. Attraverso questa novità, prosegue, i presidenti delle 4 Province (Ascoli Piceno, Macerata, Ancona, Pesaro/Urbino) hanno proposto una maggiore evidenza delle loro ruolo come autorità di programmazione e di area vasta chiamate a fornire sul territorio servizi sempre più ampi nel campo della viabilità, dei trasporti, dell'ambiente, dello sviluppo economico. Attraverso questo Consiglio Provinciale aperto ai cittadini, associazioni e sindacati, a cui farà seguito la Conferenza delle autonomie locali, intendiamo, tramite il coinvolgimento dei consiglieri, comuni, cittadini, enti, associazioni di categoria, raccogliere suggerimenti e proposte utili per fornire un contributo, "dal basso", alla costruzione del nuovo Statuto secondo quel principio di concertazione e condivisione che ha sempre contraddistinto l'operato dell'Amministrazione Provinciale".
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02/07/2003
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