L'assessore ai Servizi Socioeducativi, Gabriella Ceneri, non arretra di un passo dalle sue posizioni, ribadendo di non avere nessuna intenzione di rimettere le deleghe in mano al sindaco, Domenico Martinelli. Il primo cittadino scioglierà le riserve lunedì, 48 ore prima del Consiglio comunale, dove il capogruppo Ds, Giovanni Gaspari, presenta l'interrogazione sul convegno Pari Opportunità, lo stesso argomento sul quale gli azzurri hanno inoltrato l'interpellanza all'assessore, e successivamente l'atto di sfiducia.  
     
"La politica -ha detto la Ceneri- è il confronto con la gente e le parti sociali. Seguendo questo criterio mi sono sottoposta due volte al giudizio della popolazione: alle elezioni regionali, dove  ho ricevuto 1.743 voti, risultando tra le donne più votate di FI, quando a Roma pensavano che avrei raggiunto a malapena quota 400. Poi l'ho presa come una sfida, e ho proseguito su un progetto condiviso dal partito, cioè l'impegno per la famiglia e per la donna. Con tali presupposti ho affrontato le elezioni amministrative del 2001, conseguendo 224 preferenze: serve il rispetto della volontà dell'elettore che è sovrano, e che giudica di fronte a questi atti di cannibalismo". 

La Ceneri ha raccolto un corposo dossier, contenente gli articoli usciti sulla stampa e i verbali del convegno sulle Pari Opportunità, nonché "gli atti di cannibalismo", vale a dire l'interrogazione dei consiglieri forzisti sul convegno Pari Opportunità e la richiesta al sindaco,  del gruppo consiliare e del coordinamento azzurro, di revocare le deleghe all'assessore. "La documentazione -ha concluso- è già arrivata sul tavolo del ministro Prestigiacomo: questa situazione non fa onore a coloro che hanno sottoscritto il documento di sfiducia".
I documenti arriveranno anche  sul tavolo del premier, Silvio Berlusconi, che, visti i buoni rapporti con la Ceneri, potrebbe scendere in campo sconfessando l'azione del partito cittadino.