Discarica abusiva sequestrata a Montappone.
Montappone | Operazione di alcuni giorni fa della Guardia di Finanza di Fermo.
Una discarica abusiva è stata scoperta a Montappone (Ap) dalla Guardia di Finanza di Fermo; l'area sottoposta a sequestro era ben nascosta da una fitta vegetazione e da una serie di alberi che circondava il cortile di un'azienda. L'intervento dei militari della Guardia di Finanza ha permesso di porre fine ad una situazione di estremo pericolo per la salute dell'ambiente ma, soprattutto, dei cittadini.
L'operazione risale ad alcuni giorni fa, allorquando le Fiamme Gialle nel corso di un'ordinaria operazione di servizio connessa all'avvio di una verifica fiscale nei confronti di un'azienda insistente nel comprensorio della "capitale dei cappelli" hanno rilevato uno smisurato ammasso di rifiuti abbandonati ed incustoditi che la legge definisce speciali per la loro elevata pericolosità.
Oltre a svariate carcasse di automobili ricoperte dalla ruggine ed a numerose batterie lasciate a diretto contatto con il terreno, è stato rinvenuto materiale di scarto della lavorazione effettuata dalla ditta controllata; tra i materiali abbandonati, i finanzieri hanno rinvenuto anche notevoli quantità di amianto, nella caratteristica ed inconfondibile forma del notorio eternit.
Si tratta di un materiale la cui elevata fibrosità che gli conferisce doti di indistruttibilità, resistenza al calore ed al fuoco, resistenza all'azione degli acidi, di flessibilità, filabilità e dalle proprietà fono-assorbenti e fono-isolanti ed il basso costo di lavorazione ne hanno agevolato, in particolare nel periodo dal 1960 al 1980, l'impiego in diversi campi, dall'edilizia (realizzazione dei cassoni per l'acqua, tetti in cemento/amianto, linoleum, tubazioni ecc), all'industria (quale materia prima, isolante termico negli impianti ad alta e bassa temperatura tipo centrali termiche, fonderie et similia) ed anche ai mezzi di trasporto (materiale composto nei freni e nelle frizioni, schermi parafiamma e guarnizioni).
Da tempo, ormai, tale materiale che era e rimane classificato quale gruppo di minerali naturali a struttura fibrosa separabile è accertato essere altamente cancerogeno e, per tale motivo, messo al bando.
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17/07/2003
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Betto Liberati