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Pochi medici e molti letti a Medicina.

San Benedetto del Tronto | Il più grande reparto dell'ospedale tra luci e ombre.

di Giovanni Desideri

Incontriamo il dott. Rasetti per cercare di conoscere il funzionamento del reparto di Medicina dell'ospedale 'Madonna del Soccorso' di San Benedetto, struttura presso cui è in servizio dal 2001 e che è diretta dal dott. Franco Piccioni. Quest'ultimo è anche direttore del Dipartimento di Medicina Interna, che comprende le specializzazioni di Nefrologia, Oncoloiga, Diabetologia, Neurologia e Gastroenterologia. Ma soprattutto, ai nostri fini conoscitivi, il dott. Piccioni rifiuta ancora una volta di parlarci in prima persona del suo reparto (qui, 12 maggio: ormai un primario che "per lungo silenzio parea fioco"), delegando l'ultimo arrivato ad illustrarne funzionamento e strategie. Né sono valsi gli inviti da parte del commissario straordinario dott. Mauro Marabini e di ambedue i direttori sanitari, dott. Giuliano Anconetani e dott. Giuseppe Petrone a far cambiare idea al Piccioni: lui preferisce di no, né di più non domandate.

Ma veniamo alla cosa stessa. Il Reparto di Medicina (Struttura complessa di) è il più grande dell'intero ospedale, con 35 posti letto, utilizzati soprattutto per il trattamento di patologie croniche dell'anziano. Di questi, 27 letti sono per medicina internista e 8 per multidegenza (pazienti diabetici, con patologie infettive, ematologiche, gastroenterologiche ed altre). L'introduzione della multidegenza è una novità rispetto al passato. Quanto alla medicina 'internista', essa è la specializzazione medica che intende fornire una risposta complessiva (olistica) ai problemi, in particolare una risposta a casi di difficile diagnosi o di affezioni a più organi simultaneamente.

Oltre alla degenza, il reparto di Medicina fornisce anche tre servizi ambulatoriali: a) cardio-pneumologico; b) studio dell'ipertensione arteriosa e delle malattie dei vasi sanguigni (con supporto ECT doppler); c) internistico-ematologico, per lo studio delle malattie trombofiliche (ovvero che possono condurre a trombosi). 'L'attività ambulatoriale, ci spiega il dott. Rasetti, ci permette di realizzare due dei punti più qualificanti della nostra attività: la continuità assistenziale, prima e dopo l'eventuale ricovero e un percorso di cura delle diverse patologie. Su questo versante, continua, sono state stabilite proficue collaborazioni con altri ospedali, per esempio con il Mazzoni di Ascoli e in particolare con il dott. Pela, primario pneumologo in quell'ospedale e con il dott. Galieni, ematologo presso la stessa struttura. Abbiamo inoltre una  collaborazione con la Clinica Medica della A.s.l. 7 di Ancona, in particolare per le patologie immunologiche e reumatologiche, collaborazione che si espleta con visite effettuate da personale medico proveniente da quella struttura, invio di pazienti ad Ancona, studio comune dei casi. Infine, una particolare collaborazione, interna alla A.s.l. 12, è quella con il Centro trasfusionale diretto dalla dott.ssa Lupi, per l'analisi genetica di alcune patologie trombofiliche: uno dei più avanzati servizi che l'ospedale sambenedettese è in grado di produrre. Le altre collaborazioni interne, pure molto proficue, sono, fra gli altri, con i Reparti di Neurologia, diretto dal dott. Curatola, e di Nefrologia, diretto dal dott. Bruni'.

Le dolenti note, in questo reparto, non sono un segreto. Al contrario: la classica mancanza di personale medico. I medici in servizio sono 5 più il primario. Il loro impegno è massimo e si espleta anche nello sforzo di tenersi aggiornati attraverso la partecipazione a meeting regionali o nazionali. Ma uno alla volta, a turno. Di facile accesso, invece, il mezzo informatico e dunque l'aggiornamento via internet. Sui tempi d'attesa, invece, il Reparto di Medicina non ha grossi problemi, nonostante l'arrivo, talvolta, di pazienti dal vicino Abruzzo.

Per il futuro, l'unica considerazione del dott. Rasetti è in realtà una constatazione: 'sembra finita l'epoca in cui il reparto di Medicina viveva in una sorta di attesa indefinita di cambiamenti e miglioramenti. Aspettiamo di potenziare i servizi di cui ho detto'.

05/06/2003





        
  



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