Il delicato momento dell'Amministrazione comunale potrebbe diventare critico se non si placherà il dissidio interno di Alleanza Nazionale. Ad accentuare le divisioni una frangia di scontenti che approfittano dei guai giudiziari in cui si è cacciato Stefano Nico, rinviato a giudizio per questioni che sembrano essere legate a un giro di coca. Cosa che è tutta da dimostrare.

  Ieri mattina l'on. Giulio Conti, l'ex coordinatore Giuseppe Marucci, Vincenzo Amato e il consigliere Benito Rossi hanno invitato Stefano Nico a rinunciare all'incarico nel partito di delegato alle Politiche Giovanili,  di lasciare il gruppo consiliare di An e passare al Gruppo Misto. Genera qualche perplessità la presenza nel gruppetto di scontenti di Benito Rossi, cioè colui che qualche giorno fa aveva detto che la spaccatura a livello provinciale non minava la stabilità del gruppo consiliare. C'è da chiarire che Nico si autosospese dal partito quando si scoprì che era iscritto sul libro degli indagati, e non ha rinnovato la tessera 2003. Ma ora la frangia della destra sociale lo vuole fuori dai banchi del  partito nel civico consesso.

In questo bailamme, lunedì  si dovrebbe tenere il Consiglio comunale sull'avanzo di bilancio. Il rischio che manchi la maggioranza sembra essere tramontato, dopo le rassicurazioni del vicepresidente provinciale di An, Pasqualino Piunti, il quale ha garantito la presenza del capogruppo Emidio Galiè (il primo grande scontento dei consiglieri di An) e di Stefano Nico. Quest'ultimo ha rinviato l'intervento chirurgico all'ernia, programmato per domani, pur di non mancare ad un appuntamento fondamentale per la Cdl. Cosa farà Benito Rossi?