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La minoranza reclama solidarietà e partecipazione

Grottammare | " Per quel che riguarda la votazione del Presidente del Consiglio Comunale ricordiamo ancora che è stata proprio la logica del "retrobottega" messa in atto dalla maggioranza a scatenare la disapprovazione di Raffaele Rossi".

di Gruppo consiliare Alleanza Nazionale

 Si nota con piacere la buona memoria dei decani della maggioranza quando ricordano che il già consigliere Raffaele Rossi assunse un'analoga posizione tre anni or sono in occasione di un'altra elezione del presidente del Consiglio Comunale. Questa continuità di comportamento è parallela a quella di amministrazione, fatta, come si sa, di ascolto sordo e soprattutto, come si è già (ri)visto e (ri)sentito, di nessun riguardo per l'opposizione nelle sue forme legittime (anche di vibrante protesta) nel corso del Consiglio Comunale.

Per quel che riguarda la votazione del Presidente del Consiglio Comunale ricordiamo ancora che è stata proprio la logica del "retrobottega" messa in atto dalla maggioranza a scatenare la disapprovazione di Raffaele Rossi e degli altri consiglieri. È, infatti, curioso come ben 15 giorni prima la riunione del Consiglio del 14 giugno scorso gli assessorati, il vice sindaco, le presidenze delle commissioni e perfino il Presidente del Consiglio Comunale stesso fossero state decise e i giornali già informati (un parto non molto travagliato si direbbe).

Non ci è dato sapere, né ci interessa saperlo, dove queste decisioni siano state prese (un retrobottega o un sottoscala fa lo stesso) ma di sicuro sono state guidate dai soliti conducenti nelle solite stanze segrete e dalle solite logiche partitocratiche che hanno dato alla luce una giunta e un'amministrazione consociativista (i DS erano all'opposizione fino alla scorsa amministrazione).

Peccato che l'occasione per uno scambio di opinioni non sia di certo mancata (caso eclatante di memoria intermittente), giacché lo stesso Raffaele Rossi ha incontrato in maniera informale il neo eletto sindaco in Municipio nei giorni successivi le elezioni.

Tornando al Presidente del Consiglio Comunale, ci chiediamo come sia possibile che la maggioranza creda che non avessimo battuto ciglio imponendo una persona che, come sindaco uscito, si è dimostrato spesso e volentieri fazioso non solo nei nostri confronti. Reputiamo che questo atteggiamento, oltre a denotare la mancanza di solidarietà nei confronti dei vinti e la non volontà della maggioranza alla partecipazione della minoranza, sia altamente offensivo non nei nostri confronti, ma nei confronti dei cittadini che ci hanno votato e più ancora nei confronti della Democrazia.

Teniamo a puntualizzare che la sgangherata quanto oltraggiosa replica che ha causato l'immediato abbandono dei banchi da parte dei nostri consiglieri è stata ben udita dallo spazio riservato al pubblico dove ci siamo spostati e la presenza fino in ultimo del consigliere Roberto Marconi è servita a garantire in ogni caso una nostra rappresentanza nel corso del dibattito.

In quanto alla capacità di giudizio di certi membri della giunta, i quali sostengono che avremmo "rovinato il clima festoso dell'insediamento con la sterile polemica riguardante l'uso del giornalino comunale", ricordiamo che sabato 14 giugno 2003 non era martedì grasso e che invece la nostra "sterile polemica" ha trovato accoglimento proprio negli intenti del sindaco che ha deciso di riservare semestralmente una minima parte della pubblicazione comunale per l'opposizione. Siamo felici di questa decisione e ringraziamo per questa scelta rendendoci conto di quanto essa sia stata sofferta, poiché rompe la continuità con le due amministrazioni precedenti (cavallo di battaglia per la maggioranza anche se un po' zoppo e bolso a dire il vero).

Siamo in ogni caso compiaciuti che il sindaco tenga fede al suo giuramento, rispettando, a differenza del suo predecessore, l'articolo 21 della Costituzione e ci auguriamo che questo cambiamento di rotta non sia allo scopo di dare comunuque un'ampia vetrina a chi, essendo retrocesso consigliere comunale, non ne potrebbe più avere.

22/06/2003





        
  



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