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Jvrs Ascoli e Stallone ai saluti

Ascoli Piceno | La sconfitta di Montegranaro con il Camerino (finale play off promozione) capolinea dei sogni e delle speranze della Jrvs Ascoli.

di Pino Capasso

La sconfitta di Montegranaro con il Camerino (finale play off promozione) capolinea dei sogni e delle speranze della Jrvs Ascoli. La fine ingloriosa, della compagine ascolana, innesca però una presa di posizione del presidente Adriano Federici impensabile fino a poco tempo fa. Nick  Stallone, fiero scudiero per tre anni del presidente, non è più un intoccabile. Non è più il suo allenatore. Chi l'avrebbe mai detto! Nik Stallone ha resistito sulla tolda di comando della corazzata ascolana in periodi meno burrascosi di questo prevedibile finale di campionato.

Paradossalmente, la sintonia si è incrinata negli ultimi mesi giorno dopo giorno ed è rimasta sotto cenere perché il presidente fino all'ultimo sperava nel miracolo Eccellenza anche se dalla porta di servizio. Miracolo che la sconfitta di Montegranaro ha definitivamente infranto.  Visto come sono andate le cose (Grottammare in serie D) ora a maggior ragione c'è tanto da recriminare. Eppure, se la Jrvs Ascoli ha fallito l'impresa di accedere in Eccellenza, le colpe sono un po' di tutti.

Ma se Stallone paga, cose deve pagare? Allora, sentiamo il diretto interessato: " Tre anni di conduzione tecnica - esclama il mister - mai la fortuna è stata dalla mia parte. Infortuni e squalifiche a catena sono stati gli elementi che hanno condizionato in negativo il rendimento della squadra. Una serie di circostanze che nessuno ha mai tenuto nella dovuta considerazione. Tutto il resto non conta: mi riferisco alle illazioni che sono state fatte e che non trovano alcun riscontro nella realtà. Certamente, se avessi vinto il campionato anziché approdare ai play off, ora non staremmo a parlare di queste cose".

Continua Stallone: " Da questo punto di vista mi ritengo fortunato per essere approdato in un club di grosso prestigio e per questo ringrazio il presidente Federici se alla mia corte sono arrivati giocatori di grossa caratura. Con loro c'è sempre stato un buon rapporto e li ringrazio per quello che hanno dato sul campo". Il futuro di Stallone?: "

Adoperarmi, con la speranza di smentire che non sono un eterno secondo, anche se il povero Gianni Agnelli diceva che arrivare dietro chi vince, non è un disonore. Vorrei approfittare del vostro giornale per rivolgere un grazie di cuore ai miei più stretti collaboratori: Armando De Vincentis, Ivo Micucci e Massimo Settembrini ". Al suo successore Paoletti, invece?: " Tanta fortuna. Gli lascio un gruppo di giocatori d'ottimo livello e di sicuro affidamento per il campionato di promozione". Anche noi ci associamo e a Nick Stallone auguriamo un grosso in bocca a lupo nella speranza che un giorno si parli di lui ad altissimi livelli.

16/06/2003





        
  



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