Grande festa in città per  i cento anni di Matilde Merlini, senza dubbio  un pezzo di storia della nostra città. Durante la mattinata, nella cattedrale di Santa Maria della Marina, è stata officiata da Don Luciano Paci la messa cantata dalla stupenda voce di Suor Liliam. Suggestivo il momento dell'offertorio quando è stato condotto all'altare il diario vergato a mano nel quale sono conservati i dolori, gli affetti e i racconti delle giornate lavorative della mamma Benedetta, detta la "Pannelletta", la quale rimasta vedova giovanissima con sette figli prese le redini dell'impresa familiare.

Dopo la cerimonia religiosa la signora Merlini, elegantissima in  tailleur di seta ornato da una grande rosa, ha ricevuto gli amici presso l'Hotel Garden.
Il sindaco Domenico Martinelli le ha offerto un mazzo di rose rosse, ringraziandola di aver scelto San Benedetto come sua residenza dopo i settanta anni trascorsi a Roma. Presente ai festeggiamenti il figlio Giorgio Morelli con la moglie Ferni. Il giovane storico, Giuseppe Merlini, ha poi donato alla festeggiata l'albero genealogico della sua famiglia che parte nel 1535 da tale Lattanzio Merlini. Altro dono graditissimo è stato quello del suo documento originale di battesimo.  
Presente alla festa di compleanno anche l'ex sindaco Paolo Perazzoli, che ha ricordato con affetto le visite della signora Matilde in comune.

Moltissimi amici non hanno voluto mancare all'appuntamento, tra i quali Paolo Menzietti, Nazzareno Spinozzi presidente dell'Archeoclub, lo storico Gabriele Cavezzi ed Otello Bizzarri. Il poeta dialettale Giovanni Quondamatteo ha dedicato alla festeggiata una poesia dal titolo "A Matilde", che ha recitato durante il pranzo, nella quale ha ricordato l'infanzia difficile ed esaltato la sua bellezza e signorilità.
Ugo Marinangeli ha poi rievocato in un toccante discorso la storia della famiglia Merlini che si muove parallela con la storia stessa di San Benedetto.