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La Media Valle dell'Asso sulla via dell'Unione dei Comuni

| ORTEZZANO - Ortezzano, Monte Vidon Combatte, Monte Rinaldo, Petritoli, Carassai, Montottone. Attenta analisi del Sindaco Agostini.

di Giancarlo Fabiani

I pregressi ci dicono che la strada da percorrere per lo sviluppo di Ortezzano è una sola: quella delle collaborazioni con gli altri Comuni a noi limitrofi. Da questa premessa si intuisce il pensiero del Sindaco di Ortezzano Agostini. Il successo che ha avuto la fusione tra il plesso scolastico locale con quello di Monte Rinaldo offre un'indicazione incontestabile di una sperimentazione oggi accolta definitivamente dal Ministero della Pubblica Istruzione.

Dunque c'è da interrogarsi sull'ampiezza che la collaborazione dovrebbe assumere; proprio ora che in Italia fioriscono quelle Unioni Comunali auspicate dal Legislatore nazionale già nel 1990, allorché venne varata la Riforma degli Enti Locali. Cosa fanno le Unioni dei Comuni? Per noi è piuttosto semplice saperlo perché nelle Marche ne sono già attive quattro. Ma soprattutto perché l'Unione dalle dimensioni territoriali e demografiche più rilevanti è quella della Valdaso, con ben sette Comuni che guardano da vicino la sponda dell'Adriatico. Considerata quindi "l'Unione pilota" dalla Regione Marche, che recentemente ha anche approvato una Legge sulle Unioni, questo sodalizio amministrativo sta lavorando per il coordinamento di diversi servizi. Così per i trasporti, per la Polizia Municipale, per lo smaltimento dei rifiuti, per l'elaborazione della parte contabile. Ma ciò che più conta questa Unione, pur con tutte le difficoltà che deve superare per imporsi come nuovo e utile "macrocomune", offre la possibilità agli amministratori di proporsi nelle sedi istituzionali di vertice con il peso di problematiche che riguardano molti cittadini, molte famiglie, molte aziende.

Ecco perché insieme ai Sindaci di Monte Rinaldo, Petritoli, Montottone, Monte Vidon Combatte e Carassai abbiamo già avuto un paio d'incontri in proposito. Nulla di formale. Ma il tavolo di discussione ha segnalato senza dubbio la volontà di avviare studi di fattibilità per la costituzione di una nuova Unione. Magari non sarà entro pochi mesi, ma la Media Valle dell'Aso potrà coordinare in tal modo le risorse per un territorio abitato da circa sette mila residenti. Unico il punto di riferimento istituzionale, pur nel pieno mantenimento delle municipalità, le soluzioni per il nostro territorio andranno allora affrontate con una visione d'insieme, evitando quella frammentazione che sembra avere un destino segnato.

21/05/2003





        
  



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