Non sono trascorse che poche ore dal blitz che ha portato alla scoperta di 11 clandestini rumeni a Montottone, che nel Fermano ha avuto luogo un altro episodio di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e sfruttamento di manodopera . Per questo è stato denunciato un cittadino di origne cinese di 45 anni, residente a Civitanova Marche ma gestore di un tomaificio nella Media Valle del Tenna. A scoprire l'intera vicenda sono stati i Carabinieri della Compagnia di Montegiorgio. Il Nuclio operativo e radiomobile dell'Arma in collaborazione con l'Ispettorato del Lavoro di Ascoli Piceno, al fine di contrastare il crescente fenomeno della manodopera clandestina, hanno proceduto stamattima al controllo di un tomaificio di Piane di Falerone. Nel corso del controllo i militari, hanno  trovato all'interno dell'impresa tre persone di origine cinese. Di queste, una donna ed un uomo hanno iniziato le pratiche per la regolarizzazione. La terza, invece, è risultata essere clandestina. A conclusione del blitz, i Carabinieri hanno provveduto a denunciare alla Procura della Repubblica di Fermo Z.C., il gestore della fabbrica. La donna clandestina, invece, è stata accompagnata all'Ufficio Immmigrazione della Questura di Ascoli Piceno, dove gli è stato intimato di lasciare il territorio nazionale entro 5 giorni come vuola la nuova legge Bossi-Fini.