Sulla verifica degli impianti termici da parte della Provincia è polemica
| FERMO - L'associazione dei Piccoli Proprietari Immobiliari accusa la giunta Colonnella, l'assessore Marcaccio ricusaa
Le verifiche sugli impianti termici a Fermo hanno portato a contrapporsi i cittadini e l'assessorato provinciale all'Ambiente retto da Massimo Marcaccio. A schierarsi contro la scelta in merito effettuata dalla Provincia è stata, in particolare, l'Associazione sindacale dei piccoli proprietari immobiliari. <Nel '99 hanno affermato al sodalizio la Provincia attraverso una distribuzione a pioggia di un opuscolo informava i proprietari di impianto termico che attraverso una autocertificazione e dietro il versamento di 12 mila lire si sarebbero messi in regola. Oggi, a tutti quelli che non hanno autocertificato e pagato sta arrivando (posta prioritaria) un avviso di controllo dell'impianto termico per accertare l'effettivo stato di manutenzione ed esercizio.
Nell'avviso si porta a conoscenza che due incaricati si recheranno presso l'abitazione (la Provincia sua sponte ha stabilito giorno ed ora) per il controllo dell'impianto e raccomanda di far trovare sul sposte il responsabile dell'impianto edil manutentore dello stesso, oltre a tutta la documentazione. Il costo della verifica è a carico dell'utente ed è stato stabilito in 50 Euro per un impianto di potenza nominale inferiore a 35 kW fino a 160 Euro per una potenza eguale o superiore a 232 kW>. Secondo l'Asspi tutto ciò appare penalizzante per i proprietari anche perché <se il proprietario non paga aggiungono all'associazione entro trenta giorni verrà fatto oggetto di riscossione coattiva, ma ancora più grave appare il fatto che qualora il proprietario nel giorno e nell'ora stabilita, per un motivo qualsiasi non è in casa incorrerà in sanzioni penali fino ad arrivare alla sospensione dell'erogazione del gas, che avvrrà su richiesta dell'ente locale competente per i controlli, cioè la Provincia>.
L'Assessore Marcaccio precisa in merito: Le verifiche dello stato di manutenzione ed esercizio degli impianti termici non rappresentano una trovata o balzello decisa dalla Provincia di Ascoli Piceno bensì un compito istituzionale previsto dalla Legge n.10/91, DPR.412/93 e DPR.551/99 per l'aumento della sicurezza degli impianti, al fine di evitare il pericolo di incidenti, per la riduzione dell'inquinamento atmosferico ed infine per il contenimento del consumo di energia evitando sprechi di combustibile.La Provincia di Ascoli Piceno non ha inteso escludere dai controlli gli impianti ubicati nei Comuni di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto né tantomeno effettuare il controllo solo su quelli nel Comune di Fermo, infatti la normativa anzidetta prevede che i controlli sui comuni con popolazione sup. a 40.000 abitanti sia effettuata dai Comuni stessi. I controlli sulla restante parte del territorio provinciale sono stati effettuati in modo omogeneo.
Relativamente al costo della verifica, per gli impianti unifamiliari di potenza inferiore a 35 kW, si evidenzia che molte Province italiane hanno fissato dei costi ben più alti dei 50 Euro stabiliti dalla Provincia di Ascoli Piceno. A confronto si evidenziano alcuni costi stabiliti dalle Province limitrofe, Prov. Macerata = .67,14 , Prov. Terni = . 70,00 , Prov. Chieti = . 90,00 , ecc. .Attualmente non è aperta alcuna procedura di autodichiarazione a valere sul biennio 2002-2003 da parte della Provincia; è in corso solo la programmazione della nuova fase di cui saranno resi noti, appena stabiliti, i tempi e le modalità, naturalmente saranno informati tutte le famiglie, Comuni, Associazioni di categoria, Associazioni di consumatori, manutentori/installatori abilitati, giornali locali, ecc. Il ricorso alla procedura di autodichiarazione sperimentata dal 1999 ha consentito di raccogliere circa n.29.000 autodichiarazioni da parte degli utenti che hanno già usufruito in parte di controlli a campione senza ulteriori oneri. Infatti con l'autocertificazione veniva richiesto un versamento di . 6,20 (£. 12.000) alla Provincia di Ascoli P. necessario per effettuare la verifica della veridicità di quanto dichiarato dall'utente. A tal proposito ricordiamo che per gli impianti per i quali non sia invece pervenuta regolare autodichiarazione l'onere è a carico dell'utente come previsto dalla norma. Le verifiche di impianti termici effettuate sino ad oggi ammontano a circa n.2800; dai controlli sono risultati non a norma circa n.1600 impianti tra i quali n.130 pericolosi per la sicurezza degli occupanti e del vicinato. Dalle cifre anzidette si può agevolmente riscontrare la necessità di riportare nelle normali condizioni di sicurezza buona parte degli impianti termici esistenti nel territorio della Provincia, per i quali frequentemente l'utente dimentica di effettuare le periodiche verifiche di manutenzione. L'utenza controllata fino ad oggi, ha dimostrato di capire lo spirito della iniziativa volto principalmente a ridurre il rischio di incidenti tanto che il Settore Ambiente non ha mai dovuto ricorrere ad azioni coercitive per accedere ai locali per effettuare i controlli obbligatori per legge"
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07/02/2002
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