A Palermo va di scena la vergogna
Ascoli Piceno | La compagine bianconera è protagonista di una melina a dir poco irriverente. Il pareggio, alla fine, passa in secondo piano
di Mauro Giorgi
PALERMO-ASCOLI 1-1 (primo tempo 1-0)
PALERMO (4-3-2-1): Agliardi; Zaccardo, Terlizzi, Barzagli, Conteh; Barone, Corini (1' st Codrea), Mutarelli; Brienza, Di Michele (26' st Biava); Caracciolo (33' st Godeas). (Lupatelli, Gonzalez, Conean, Rinaudo). Allenatore: Papadopulo.
ASCOLI (4-4-2): Coppola; Comotto, Domizzi, Paci, Del Grosso; Foggia (31' st Cristiano), Guana, Parola (22' st Cariello), Fini; Quagliarella, Budan (1' st Ferrante). (Boccolini, Cudini, Lauro, Bjelanovic). Allenatore: Silva (Giampaolo squalificato)
ARBITRO: Squillace di Catanzaro.
RETI: 35' pt Caracciolo (P), 26' st Foggia (A)
NOTE: giornata di sole, terreno in discrete condizioni. Spettatori: 26.440 per un incasso totale di 496.320,84 euro. Espulso: 22' st Codrea per doppia ammonizione. Ammoniti: Budan, Guana. Angoli: 6-1 per l'Ascoli. Recupero: 0' pt, 2' st.
Venti minuti di pura “follia”. Un Ascoli praticamente salvo e in superiorità numerica fa melina contro una squadra priva di diversi titolari, con i giocatori contati e a debito d’ossigeno. Il calcio è spettacolo, oltre che un bellissimo sport, in cui lo spettatore paga il biglietto e pretende, come è giusto che sia, di assistere ad un match in cui gli interpreti fanno del tutto per superarsi. Non sempre si può essere al top mentale e fisico ma è inammissibile che ci siano atteggiamenti così antisportivi. Premesso ciò, l’Ascoli, col punto ottenuto al Renzo Barbera di Palermo, può considerarsi praticamente salvo perché a sei giornate dalla fine, considerando gli scontri diretti, i punti di vantaggio sul Messina sono saliti undici. Ma veniamo alla cronaca della partita.
Al 2’ p.t. lancio in profondità per Caracciolo sul quale Coppola esce con i piedi al limite dell’area e libera in fallo laterale.
Al 18’ p.t. punizione da 25 metri per il Palermo. Il tiro di Corini è centrale e Coppola para senza problemi.
Al 20’ p.t. prima vera occasione della partita. Dai 20 metri Barone fa partire un destro che Coppola salva in due tempi.
Al 24’ p.t. Quagliarella cincischia in area e tira debolmente, libera la difesa del Palermo.
Al 27’ p.t. Ascoli pericolo: cross dalla destra di Foggia, Budan a centro area non colpisce bene e inoltre mette fuori tempo Quagliarella.
Al 31’ p.t. il Palermo reclama il rigore. Serpentina di Brienza che entra in area da destra e sul contrasto con Domizzi cade. L'arbitro fa proseguire.
Al 35’ p.t. Palermo in vantaggio. Brienza tocca per Di Michele che di prima intenzione lancia Caracciolo in area: il numero 29 trafigge Coppola, 9/o centro in stagione.
Al 38’ p.t. Risponde subito l'Ascoli: cross di Foggia dalla tre-quarti, Quagliarella si avvita bene e il suo colpo di testa è fuori di poco.
Nel secondo tempo non succede nulla fino al ventunesimo quando Codrea, già ammonito, si fa espellere per un ingenuo, quanto inutile, fallo di mani volontario.
Al 26’ s.t. pareggio dell’Ascoli. Fini, su calcio di punizione dalla trequarti, imbecca Foggia che batte Agliardi di precisione.
Negli ultimi venti minuti, come detto, l’Ascoli fa melina fino al triplice fischio dell’arbitro Squillace di Catanzaro.
I MIGLIORI
Brienza 7,5 – l’ex bianconero, da solo, mette in crisi la retroguardia ascolana. Dribbling, scatti e invenzioni a ripetizioni.
Barzagli 7 – Il nazionale azzurro anche questa volta tiene in piedi una difesa apparsa non proprio irresistibile.
Comotto 6,5 – il terzino, anche questa volta, è uno dei più positivi. Buone sovrapposizioni sulla fascia e, come al solito, insuperabile in fase difensiva.
I PEGGIORI
Silva 1 – Un allenatore non può e non deve stare al gioco di una squadra che fa melina per venti minuti.
PALERMO (4-3-2-1): Agliardi; Zaccardo, Terlizzi, Barzagli, Conteh; Barone, Corini (1' st Codrea), Mutarelli; Brienza, Di Michele (26' st Biava); Caracciolo (33' st Godeas). (Lupatelli, Gonzalez, Conean, Rinaudo). Allenatore: Papadopulo.
ASCOLI (4-4-2): Coppola; Comotto, Domizzi, Paci, Del Grosso; Foggia (31' st Cristiano), Guana, Parola (22' st Cariello), Fini; Quagliarella, Budan (1' st Ferrante). (Boccolini, Cudini, Lauro, Bjelanovic). Allenatore: Silva (Giampaolo squalificato)
ARBITRO: Squillace di Catanzaro.
RETI: 35' pt Caracciolo (P), 26' st Foggia (A)
NOTE: giornata di sole, terreno in discrete condizioni. Spettatori: 26.440 per un incasso totale di 496.320,84 euro. Espulso: 22' st Codrea per doppia ammonizione. Ammoniti: Budan, Guana. Angoli: 6-1 per l'Ascoli. Recupero: 0' pt, 2' st.
Venti minuti di pura “follia”. Un Ascoli praticamente salvo e in superiorità numerica fa melina contro una squadra priva di diversi titolari, con i giocatori contati e a debito d’ossigeno. Il calcio è spettacolo, oltre che un bellissimo sport, in cui lo spettatore paga il biglietto e pretende, come è giusto che sia, di assistere ad un match in cui gli interpreti fanno del tutto per superarsi. Non sempre si può essere al top mentale e fisico ma è inammissibile che ci siano atteggiamenti così antisportivi. Premesso ciò, l’Ascoli, col punto ottenuto al Renzo Barbera di Palermo, può considerarsi praticamente salvo perché a sei giornate dalla fine, considerando gli scontri diretti, i punti di vantaggio sul Messina sono saliti undici. Ma veniamo alla cronaca della partita.
Al 2’ p.t. lancio in profondità per Caracciolo sul quale Coppola esce con i piedi al limite dell’area e libera in fallo laterale.
Al 18’ p.t. punizione da 25 metri per il Palermo. Il tiro di Corini è centrale e Coppola para senza problemi.
Al 20’ p.t. prima vera occasione della partita. Dai 20 metri Barone fa partire un destro che Coppola salva in due tempi.
Al 24’ p.t. Quagliarella cincischia in area e tira debolmente, libera la difesa del Palermo.
Al 27’ p.t. Ascoli pericolo: cross dalla destra di Foggia, Budan a centro area non colpisce bene e inoltre mette fuori tempo Quagliarella.
Al 31’ p.t. il Palermo reclama il rigore. Serpentina di Brienza che entra in area da destra e sul contrasto con Domizzi cade. L'arbitro fa proseguire.
Al 35’ p.t. Palermo in vantaggio. Brienza tocca per Di Michele che di prima intenzione lancia Caracciolo in area: il numero 29 trafigge Coppola, 9/o centro in stagione.
Al 38’ p.t. Risponde subito l'Ascoli: cross di Foggia dalla tre-quarti, Quagliarella si avvita bene e il suo colpo di testa è fuori di poco.
Nel secondo tempo non succede nulla fino al ventunesimo quando Codrea, già ammonito, si fa espellere per un ingenuo, quanto inutile, fallo di mani volontario.
Al 26’ s.t. pareggio dell’Ascoli. Fini, su calcio di punizione dalla trequarti, imbecca Foggia che batte Agliardi di precisione.
Negli ultimi venti minuti, come detto, l’Ascoli fa melina fino al triplice fischio dell’arbitro Squillace di Catanzaro.
I MIGLIORI
Brienza 7,5 – l’ex bianconero, da solo, mette in crisi la retroguardia ascolana. Dribbling, scatti e invenzioni a ripetizioni.
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Comotto 6,5 – il terzino, anche questa volta, è uno dei più positivi. Buone sovrapposizioni sulla fascia e, come al solito, insuperabile in fase difensiva.
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02/04/2006
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