Monteprandone: Zona Franca per le nuove imprese e per quelle che assumono monteprandonesi
Monteprandone | Niente ICI, TARSU e TOSAP per tre anni. Così lamministrazione vuole fronteggiare la crisi e rilanciare lo sviluppo economico in una zona che da sempre è stata il cuore pulsante dellindustria nel Piceno.
di Redazione
Una foto dell'incontro
Si è tenuto nei giorni scorsi presso la Sala Riunioni di Centobuchi un incontro organizzato dal Comune con tutti gli artigiani e gli industriali del territorio per illustrare i dettagli della raccolta domiciliare dei rifiuti urbani e assimilati, per discutere dell'attivazione dello sportello unico delle attività produttive e soprattutto per presentare il progetto della "Zona Franca Comunale".
Si tratta di un piano di fondamentale importanza per le imprese del territorio, finalizzato a fronteggiare la crisi e a rilanciare lo sviluppo economico in una zona che da sempre è stata il cuore pulsante dell'industria nel Piceno.
La "Zona Franca" di Monteprandone prevede l'esenzione per tre anni per le aziende di nuovo insediamento da ICI, TARSU e TOSAP (tassa per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche). Gli incentivi inoltre saranno destinati a tutte quelle aziende che assumeranno una percentuale di lavoratori residenti a Monteprandone.
Alla riunione hanno partecipato anche il Presidente di Confindustria Ascoli Bruno Bucciarelli, l'Amministratore della PicenAmbiente Leonardo Collina, il Sindaco Stefano Stracci, l'Assessore al Bilancio Romano Speca e l'Assessore alle Attività Produttive Pacifico Malavolta e al Responsabile del IV Settore Giuseppe Morelli.
"Siamo molto grati a questi sindaci del territorio, che hanno raccolto le nostre proposte e le hanno migliorate e limate a seconda delle loro esigenze - ha dichiarato Bucciarelli - come nel caso di Monteprandone. Con queste misure cerchiamo di fronteggiare la crisi visto che a livello governativo non abbiamo ottenuto risposte concrete in materia di Zona Franca".
"Abbiamo attivato questo queste misure - dichiara il Vicesindaco Speca - per sopperire alla mancanza di una politica nazionale che intervenga sulle difficoltà economiche e imprenditoriali del nostro territorio". "Pur nella limitatezza delle risorse degli enti locali - continua Speca - abbiamo finalizzato l'intervento al sostegno sia alle attività produttive e di servizi che all'occupazione e ai livelli di reddito dei cittadini di Monteprandone".
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23/02/2011
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