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I cinque finalisti del premio Strega ospiti il 17 giugno a San Benedetto del Tronto

San Benedetto del Tronto | Domenica 17 giugno, San Benedetto del Tronto ha ospitato la seconda tappa del tour dei cinque finalisti della 72^ edizione del premio Strega.

di Elvira Apone

i cinque finalisti del premio Strega 2018

Domenica 17 giugno, la splendida cornice della Palazzina Azzurra di San Benedetto del Tronto ha ospitato la seconda tappa del tour dei cinque finalisti della 72^ edizione del premio Strega, che si concluderà a Roma il 5 luglio con la proclamazione del vincitore. Una serata all’insegna della letteratura di qualità, organizzata dall’amministrazione comunale di San Benedetto del Tronto in collaborazione con l'associazione culturale "I luoghi della Scrittura" e con la libreria "La Bibliofila”. A moderare l’incontro con i cinque autori è stato il direttore della fondazione Bellonci Stefano Pedrocchi che, dopo i saluti e i ringraziamenti dell’assessore alla cultura Annalisa Ruggieri, ha interagito con i cinque finalisti tenendo sempre viva l’attenzione di un pubblico partecipe e interessato.

 

 

I cinque libri finalisti, "La ragazza con la Leica" (Guanda) di Helena Janeczek, "Resto qui" (Einaudi) di Marco Balzano, "La corsara. Ritratto di Natalia Ginzburg" (Neri Pozza) di Sandra Petrignani, "Questa sera è già domani" (Edizioni E/O) di Lia Levi, già vincitore del premio Strega giovani, e "Il gioco" (Mondadori) di Carlo D'Amicis sono stati presentati al pubblico con una formula stimolante e originale: ciascun autore ha letto un brano tratto dal proprio libro e, contestualizzandolo, è arrivato poi a tracciare un quadro generale dell’opera. Un’operazione questa, che ha ulteriormente stimolato la curiosità degli spettatori e ha creato un unico e ampio dialogo tra i protagonisti che, ognuno con la propria voce, hanno raccontato la storia che hanno scritto e ciò che essa rappresenta.

 La protagonista di "La ragazza con la Leica" della Janeczek è Gerda Taro, personaggio forte, avventuroso e ribelle, che, come ha affermato l’autrice, è capace di trasmettere energia e gioia di vivere; un’eroina quasi “picaresca”, che sceglie di diventare fotografa di guerra per sostenere la lotta degli spagnoli contro il regime franchista e che muore su un campo di battaglia; una donna coraggiosa e tanto desiderosa di ritrarre e immortalare gli altri, quanto restia a farsi fotografare e fissare per sempre in un singolo scatto: “era come la vita a cui bisogna necessariamente correre dietro”.

“Resto qui” di Balzano affronta il tema del contrasto tra chi resta e chi fugge. È la storia di una madre, Trina, che rimane in paese, e di una figlia che, invece, lo abbandona alla vigilia della seconda guerra mondiale, narrata dal punto di vista soggettivo della protagonista e ambientata in un paesino dell’Alto Adige, su cui pende la spada di Damocle di una possibile distruzione, che, però, non verrà compiuta dall’uomo, ma da un’alluvione. Una storia fatta anche di dolore, un dolore che le parole, come ha dichiarato l’autore, non devono cancellare, ma, al contrario, far vivere, proprio perché lo scrittore è chiamato a dare un nome a ogni cosa per poterla poi rileggere.

Il libro della Petrignani, come ha spiegato l’autrice, è il racconto delle vicende della scrittrice e giornalista Natalia Ginzburg, il cui destino si intreccia alla storia del nostro paese e della casa editrice Einaudi, importante punto di riferimento culturale di quegli anni; è il ritratto ambivalente di una donna all’apparenza schiva e dimessa, ma, in realtà, energica e battagliera, che ha tenuto fede per tutta la vita alla sua poetica della verità: “Dire la verità. Solo così nasce l’opera d’arte”.

Lia Levi, nel suo "Questa sera è già domani", mostra le diverse reazioni di una coppia di fronte all’imminente scoppio della seconda guerra mondiale mostrando, quindi, due diversi punti di vista in conflitto tra loro, ovvero filtrando comportamenti generali di fronte al pericolo di una catastrofe attraverso gli opposti caratteri di una moglie e di un marito.

“Il gioco”, di Carlo D'Amicis, è un gioco di ruoli tra tre personaggi, due uomini e una donna, che vivono il sesso in maniera libera, creando un accattivante triangolo erotico. Il libro vuole testimoniare, come ha rilevato l’autore, che le nostre facoltà intellettuali sono tali nel momento in cui incontrano la nostra dimensione più terrena e che la bellezza non può prescindere dai due poli opposti della nostra esistenza: il sublime e la caduta verso il degrado che, appunto, ci rende più umani.

L'incontro ha visto anche la presenza e l’attiva partecipazione di alcuni studenti del liceo scientifico “Rossetti” di San Benedetto del Tronto, da diversi anni legato da un rapporto di collaborazione con la fondazione “Bellonci”, che erano stati coinvolti nel progetto di lettura dei libri finalisti del premio nell’ambito del percorso di alternanza scuola-lavoro. Anche in questa occasione Lia Levi, soddisfatta ed emozionata, li ha ringraziati per l’apprezzamento mostrato nei confronti del suo libro, risultato il vincitore del premio Strega giovani.

Una serata fatta di spunti, riflessioni, pensieri, idee, che ha acceso un dibattito che non poteva certo esaurirsi con il termine della serata, ma che ha sicuramente allargato le prospettive e ha destato nuovi interrogativi. Interrogativi a cui ciascuno, a proprio modo, proverà a dare una risposta.

19/06/2018





        
  



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