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Rossi:"Emergenza-urgenza medici al pronto soccorso, nel vero senso della parola. Codice rosso"

San Benedetto del Tronto | "Necessità vitale del terzo medico in sala con annesso infermiere aggiuntivo".

di Ugl medici e Ugl provinciale

pronto soccorso

In premessa, vogliamo ringraziare la FF dottoressa Liliana Talamonti per l'ottimo lavoro che sta svolgendo; dopo aver dedicato una vita al pronto soccorso, lavorando turni diurni e notturni, grazie alla collaborazione dei medici, sta gestendo una condizione lavorativa di estrema difficoltà. Un ringraziamento all'abnegazione dei medici i quali, in numero sempre inferiore, garantiscono responsabilmente un elevato numero di turni diurni e notturni.

Grazie infinito al granitico gruppo infermieristico guidato dalla coordinatrice che da sempre e storicamente hanno retto egregiamente nei momenti difficili. Nonostante tutto, si rischia di non riuscire a coprire tutti i turni di lavoro in quanto, da gennaio ad oggi, due medici sono passati al Mazzoni di Ascoli, tre hanno firmato le dimissioni, tre medici sono esentati dalle notti (due per invalidità ed una per maternità); a tutto questo si aggiunge che un medico è in attesa di essere chiamato a Pescara per mobilità, tre medici sono vincitori di concorso per i reparti del dipartimento medico, due in attesa di essere chiamati, la terza a breve prenderà servizio all'ospedale di Fermo.

Il dramma risiede nel fatto che non c'è ricambio di medici disposti a venire a lavorare in pronto soccorso. Un pronto soccorso che ha vertiginosamente aumentato la domanda, dove tutto deve essere deciso in pochi minuti, dove il rischio clinico è estremamente elevato e con carichi di responsabilità enormi. Una cosa è certa, quasi nulla è stato fatto per favorire la permanenza dei medici al pronto soccorso. Dalle condizioni di lavoro, agli incentivi economici, al clima ambientale, in parte e per fortuna migliorato grazie alla dottoressa Talamonti.

Nell'ultimo periodo è stata pubblicata una delibera che dovrebbe fornire ai medici ed agli infermieri del pronto soccorso i mezzi per risolvere i numerosi casi di iperaffollamento. La UGL medici e la UGL provinciale si è già espressa riguardo le criticità del suddetto documento, proponendo ufficialmente alla direzione generale possibili soluzioni alternative al sovraffollamento. Le proposte presentate hanno il solo obiettivo di garantire ai dipendenti del pronto soccorso un adeguato orario di lavoro ed un sistema che permetta una più celere ed attenta gestione dei flussi.

Il sovraffollamento del pronto soccorso deve essere considerato sovraffollamento dell'ospedale e tutti i reparti devono essere chiamati a contribuire alla soluzione dei problemi! Ad oggi nessuna risposta...

16/06/2018





        
  



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