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Domenica 13 maggio inaugurazione del Parco di Monte Castello

Grottammare | Una nuova area verde pubblica che insieme alla contigua pineta del Castello amplia il suggestivo belvedere di Grottammare fino a quasi 10.000 mq

di Stefania Mezzina

Il Parco di Monte Castello è la nuova area verde di 5650 mq che sorge in zona Oasi dei Monti.

E' il risultato di un progetto di valorizzazione del verde pubblico, reso possibile dall'acquisizione al patrimonio comunale (13 maggio 2013) di un terreno, donato a seguito di una variante urbanistica, che interessava la parte restante della proprietà, appartenuto alla famiglia Speranza, in continuità con i 4.000 mq della pineta del belvedere che accoglie i resti del sistema difensivo del XIII secolo che sovrasta il vecchio incasato.

Con una superficie totale di quasi 10.000 metri quadrati, quindi, Il Parco di Monte Castello può essere annoverato tra le aree verdi pubbliche più grandi della Città, sicuramente è quella più in alto.

In omaggio alla storia di questo luogo, che fu meta di artisti, letterati e personaggi della cultura italiana ospiti dell'onorevole Alceo Speranza, il belvedere è stato dedicato a quest'ultimo e nel corso della cerimonia inaugurale, domenica 13 maggio alle ore 16.30 verrà ricordata l'intitolazione, decisa dal Consiglio comunale nel 2012.

Il Parco di Monte Castello è però anche effetto di un intervento di rigenerazione urbana.

Il lavoro di sistemazione che lo ha interessato negli ultimi mesi è legato all'esecuzione di un "Piano casa" approvato in via definitiva dal consiglio comunale nel 2016.

Opere per un totale di circa 50.000 € (precisamente 48.789,94 €), finanziate dunque con fondi privati, ai quali vanno aggiunti circa 6.000 € di risorse comunali per il perfezionamento dell'intervento, curato dagli architetti Alessandro Marconi e Serena Vitali, in coordinamento con il responsabile dell'area Gestione del Territorio, ingegner Marco Marcucci, e la Soprintendenza regionale ai Beni paesaggistici e architettonici.

L'operazione è avvenuta in due tempi.

Nella prima fase, l'area è stata preparata ad accogliere il progetto di sistemazione attraverso lavori di disinfestazione ed estirpazione di piante non autoctone o malate, il censimento delle essenze e la loro analisi storico-botanica a cura dell'agronomo Alessandro Santori , la demolizione di manufatti abusivi e lo smaltimento di rifiuti (ingombranti , materiali ferrosi e di altro vario genere).

La seconda fase ha riguardato la sistemazione dei livelli di terreno, le nuove piantumazioni e l'allestimento degli arredi.

In particolare, il Parco è stato concepito come un giardino a bassa manutenzione e con ampi spazi liberi per manifestazioni culturali e ludiche.

Il sistema del verde, composto da piante di quercia, cipresso, ligustro, alloro, agave, biancospino, ginestra, oleandri, pino domestico, pino marittimo, pino d'Aleppo, acero, ginepro, cedro bianco, tamerici, corbezzolo, è tutt'uno con quello del Castello: la posizione delle nuove alberature ha tenuto conto del fattore di accrescimento, della compatibilità fra essenze, oltre all'orientamento geografico, soleggiamento, protezione naturale dalle intemperie e convivenza con il contesto botanico preesistente, che è stato arricchito di abbellimenti floreali di ginestre e oleandri e di barriere visive composte da siepi di cipressi per schermare le proprietà private.

Il prato seminato a gramigna è interrotto da percorsi in ghiaietto. La fase operativa del progetto è stata realizzata dall'impresa Adriatica Strade.

Il Parco è raggiungibile da via Castello attraverso un viottolo brecciato carrabile, che sosta nei pressi di un'area per manifestazioni e spettacoli, per poi proseguire in direzione del belvedere, nell'area relax.

Il percorso è protetto all'ingresso da 2 dissuasori di traffico per permetterne l'accesso ai soli mezzi autorizzati. Staccionate in legno segnalano i dislivelli del terreno.

L'area del belvedere è attrezzata con 5 panchine, gettacarte e posaceneri e 1 binocolo panoramico Nikon, a libero utilizzo, in particolare da parte dei bambini in quanto provvisto di pedana. L'apparecchiatura è frutto della donazione privata di Carmelo Silvestri.

La prosecuzione della balaustra già esistente nella pineta del Castello protegge il perimetro del parco che guarda a est.

Tutta l'area è dotata di un doppio sistema di illuminazione a proiettori (6 metri di altezza), integrati con punti luce bassi (1 metro circa di altezza) ad alta efficienza luminosa a led per scoraggiare azioni vandaliche.

 

 

 

 

 

12/05/2018





        
  



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