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Buon Successo per la “Madama Butterfly” al Teatro delle Energie

Grottammare | La “tragedia giapponese” resa immortale dalla musica di Giacomo Puccini – diretta dal musicista marchigiano Roberto Pomili, venerdì sera – prima opera lirica messa in scena nel teatro grottammarese.

di Umberto Sgattoni

La "tragedia giapponese" resa immortale dal genio musicale di Giacomo Puccini - tra le più celebri opere liriche del Novecento e fra le più riproposte nei cartelloni di tutto il mondo - nella versione diretta dal musicista marchigiano Roberto Pomili: prima opera lirica - messa in scena - nel teatro grottammarese.

Protagonista della "Madama Butterfly" - la Cio-Cio-San diretta dal Maestro Pomili - il soprano giapponese Hiroko Morita: cantante di buonissime qualità, già interprete dell'eroina pucciniana, non solo in Italia e nella sua terra d'origine, ma anche negli Stati Uniti, Portogallo ed America Latina.
Di lei, il celebre mezzosoprano spagnolo Teresa Berganza, ha espresso un giudizio lusinghiero: "una delle migliori Butterfly di oggi", così l'ha definita la grande cantante madrilena.

Nella produzione musicale diretta dal Pomili - con la regia di Alberto Cannoni - il tenore Dario Ricchizzi nel ruolo di Pinkerton, il baritono Pier Luigi Dilengite in quello del console Sharpless ed il mezzosoprano coreano Sunghee Shin, è stata Suzuki.
Nel cast, nel ruolo di Goro il tenore Andrea Chiarini, Violetta Svatnykh (Kate Pinkerton), Luca Giorgini (il principe Yamadori), Paolo Zandonà (lo zio Bonzo) ed il piccolo grottammarese Matteo Marini, nel ruolo di Dolore, il figlio di Cio-Cio-San e Pinkerton.

Come ha affermato il regista Alberto Cannoni - la Madama Butterfly "mette in contrasto due mondi: quello romantico, fedele - e se vogliamo ingenuo di Cio-Cio San - con quello cinico e ammaliante di Pinkerton. La giovane geisha, sedotta dal fascino del sogno americano, rinnegando la sua famiglia, cultura e religione, sposando l'Occidente e dando alla luce il figlio Dolore, perde l'identità: che recupera, solo con un gesto estremo".

Una storia d'amore e morte, tradizione e tradimento, fedeltà ed infedeltà, Oriente ed Occidente: tra le più amate dal pubblico, tra le più note della feconda produzione operistica del Novecento italiano, tra le più suggestive e suadenti nel lirismo tragico e nel sapiente cromatismo delle atmosfere musicali: sia per la qualità ed intensità delle celebri arie, sia per la coinvolgente e struggente trama.

Lo spettacolo - messo in scena nella serata di venerdì 20 gennaio al Teatro delle Energie di Grottammare - ha goduto del patrocinio del Comune di Grottammare, della Provincia di Ascoli Piceno e della Regione Marche, nonché si è avvalso della collaborazione della nota impresa locale "La Marina".

Una collaborazione - quella fra il Maestro Pomili e l'azienda sambenedettese - destinata a promuovere ulteriori e futuri appuntamenti culturali nel Territorio, nel prossimo avvenire.

 

22/01/2017





        
  



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