Nell'ambito dei servizi di prevenzione e repressione dei reati - opportunamente intensificati per il periodo natalizio - nel pomeriggio di ieri giovedì 22 dicembre, attorno alle ore 14,00, una Volante del Commissariato di Polizia di San Benedetto, sopraggiungeva in via delle Tamerici (zona Molo Sud), ove era stata segnalata la presenza di una persona, vistosamente sanguinante in volto, verosimilmente vittima di una aggressione.

Giunti sul posto, i poliziotti constatavano che il tale - un quarantaseienne - presentava effettivamente il viso tumefatto e sanguinante, tanto da renderne persino difficoltosa l'identificazione.

La persona ferita, in comprensibile stato confusionale, riferiva agli Agenti di Polizia che poco prima - mentre stava effettuando sul Molo Sud - era stato aggredito e colpito da un giovane che stava passeggiando con un cucciolo di cane al seguito.

Il quarantaseienne, precisava inoltre che - incrociando il giovane - il cucciolo di cane, libero da guinzaglio, gli si era avvicinato festosamente, tanto che, dopo qualche carezza, aveva cercato di farlo riavvicinare al suo proprietario.

Costui, forse non gradendo tale atteggiamento ed incurante che il suo cane non avesse alcun guinzaglio, in modo aggressivo e provocatorio, dapprima rimproverava e successivamente minacciava di morte il quarantaseienne, colpendolo violentemente al volto: prima con pugni, e poi, con un corpo contundente (verosimilmente la parte inferiore di una robusta canna da pesca).

Alcune persone presenti sul luogo, oltre a confermare la versione riferita dal malcapitato, davano altresì informazioni e descrizioni precise dell'autore dell'aggressione, fornendo persino una ripresa filmata dell'evento.

Grazie a queste informazioni utili, gli uomini della Polizia, giungevano ad identificare come aggressore un noto pregiudicato, il ventinovenne albanese Miftari Vejsel e lo hanno tratto in arresto per minaccia grave e lesioni personali gravissime aggravate dall'uso di arma.

La vittima dell'aggressione ha riportato un trauma facciale con multiple ferite lacero contuse a zigomi, orbite e palpebre (alcune delle quali, hanno necessitato di suture con punte).