Domenica 6 novembre, per la rassegna letteraria e musicale In Art a cura dell’associazione culturale Rinascenza e sotto la direzione artistica di Annalisa Frontalini, il Medoc ospiterà la poetessa ed editrice Valeria Di Felice, che presenterà, in anteprima internazionale, il suo ultimo libro di poesie dal titolo “Attese” (VitalPreventEdit), e il grande pianista Enrico Pieranunzi che, accompagnato dalla cantante Simona Severini, delizierà il pubblico con il concerto “My Songbook”. A dialogare con gli ospiti sarà Federico Paci, direttore dell’Istituto Statale Superiore di Studi Musicali e Coreutici di Teramo, mentre all’attrice Giordana Marconi saranno affidate le letture di alcune poesie tratte dal libro della Di Felice.

Valeria Di Felice ha fondato nel 2010 la Di Felice edizioni, una realtà editoriale moderna e aperta sia agli scrittori emergenti sia a nomi già affermati nel campo della narrativa, della saggistica e della poesia. Vincitrice di diversi premi editoriali, tra cui Impresa Rosa d’Abruzzo nel 2012, il premio all’Alto Merito sociale dell’AICS e del Consolato di El Salvador nel 2013, il Premio Spoleto Art Festival Letteratura nel 2016, la Di Felice edizioni ha ben otto collane al suo attivo e dal 2013 è entrata a far parte del comitato scientifico della Fondazione “Mauro Crocetta”. La sua politica editoriale, rivolta anche all’attività di traduzione e, dunque, a favorire il confronto tra culture diverse, non si basa soltanto sulla realizzazione e promozione dei testi, ma anche sull’organizzazione di eventi culturali che possano facilitare incontri e scambi tra scrittori ed editori, come il Martinbook festival, di cui ha curato le prime quattro edizioni, e il Premio Letterario Internazionale “Città di Martinsicuro”. Come autrice, Valeria Di Felice collabora con varie riviste letterarie, tra cui “Smerilliana”, e ha pubblicato nel 2007 il saggio “Uomini tra realtà e immaterialità”, nel 2011 l’audiolibro di poesie “Nudi abissi” e nel 2014 la raccolta di poesie “L’antiriva”, tradotta in arabo dal poeta Reddad Cherrati, in francese da Mohamed El Khayat e pubblicata anche in Marocco e negli Emirati Arabi.

Questa sua ultima silloge poetica, intitolata “Attese”, appena uscita in Romania con testo a fronte, vanta la postfazione di Geo Vasile, poeta e critico letterario che ne ha anche curato la traduzione in lingua rumena e che lo ha definito la “rivelazione o epifania di un mondo vivibile o addirittura ideale”. Così, attraverso la sensibilità d’animo che le è propria, l’autrice, rammaricandosi per la sua scomparsa, presagisce una nuova realtà, in cui l’amore e il sogno possano allontanarla dal gelido freddo di una notte arida e buia.

Dalla poesia che, proprio in quanto espressione di sentimenti profondi e universali, non conosce confini di lingua, cultura, tradizione, ma abbraccia tutti i popoli indistintamente e indiscriminatamente, si passerà poi alla meravigliosa musica del maestro Enrico Pieranunzi, che condurrà i presenti in un viaggio in cui l’armonia e la forza espressiva delle vibranti note del suo pianoforte si uniranno al suono melodico delle parole cantate dalla splendida voce di Simona Severini nel concerto “My Songbook”, tratto dall’omonimo CD uscito nel gennaio 2016. Si tratta di una raffinata carrellata di brani composti dal pianista e da lei interpretati con musicalità e talento, un percorso sonoro a metà tra jazz song e canzone d’autore, in cui si fondono lucidità di scrittura, cura della forma e perfetta esecuzione. Vere e proprie poesie messe in musica, quindi, che non solo daranno prova del vasto eclettismo del maestro Pieranunzi, qui nella molteplice veste di compositore, pianista, arrangiatore e autore di testi, ma che, grazie alla loro straordinaria potenza narrativa e musicale, regaleranno a tutti i presenti emozioni irripetibili, che riusciranno sicuramente a stupire e a toccare le corde più profonde dell’anima.

Romano di nascita, Enrico Pieranunzi è uno dei più importanti pianisti italiani. Compositore e arrangiatore, ha realizzato finora più di settanta CD, passando dal piano solo al trio, dal duo al quintetto e collaborando con artisti come Chet Baker, Lee Konitz, Pau Motian, Charlie Haden, Chris Potter, Marc Johnson, Joey Baron. Premiato più volte come migliore musicista italiano nel “Top Jazz” e riconosciuto come uno dei più validi musicisti europei, Pieranunzi si è esibito sui palcoscenici di tutto il mondo, da Berlino a Copenaghen, da Madrid a Montreal, da Tokyo a Rio De Janeiro, da Pechino fino agli Stati Uniti, dove ha tenuto numerosi concerti a New York, Boston, San Francisco. Ha, inoltre, partecipato nel 2007 allo Spoleto Festival Usa a Charleston, in Carolina, ed è l’unico musicista italiano ad aver suonato, nel luglio 2009, nello storico “Village Vanguard” di New York, esibendosi in un concerto che gli è valso nel 2014 il prestigioso Echo Jazz Award come migliore pianista internazionale. Ha composto centinaia di brani, molti dei quali vengono ancora suonati e incisi da musicisti di tutto il mondo; il suo CD “Live in Paris”, in trio con Hein Van de Geyn e André Ceccarelli, è stato incluso dalla celebre rivista americana “Down Beat” tra i migliori CD del decennio 2000-2010.

Poliedrica e versatile, la cantante e cantautrice Simona Severini ha elaborato nel corso degli anni uno stile originale e vario, che mescola tanti generi musicali diversi, dal pop al jazz fino alla musica rinascimentale. Mantenendo sempre viva una matrice folk e conservando un approccio del tutto personale alla musica, Simona Severini spazia dalle canzoni di sua composizione a rivisitazioni di brani sia di musica classica sia moderna. Nel 2011 ha inciso il disco “La belle vie”, dedicato a Gabriel Fauré; nel campo della musica leggera ha lavorato con cantautori come Pacifico e Ron, mentre in quello della musica jazz contemporanea ha collaborato attivamente con diversi musicisti, tra cui Giorgio Gaslini, Gabriele Mirabassi, Enrico Intra, Tiziana Ghiglioni e, appunto, Enrico Pieranunzi, con cui ha realizzato il disco “My Songbook”, di cui il pubblico di In Art potrà godere domenica sera.

Una serata, dunque, da non perdere non solo per gli appassionati del jazz e della canzone d’autore, ma anche per tutti quelli che amano la musica di qualità e sanno apprezzarne e riconoscerne il valore.