Più che un singolo partito, il Pd fino ad oggi a San Benedetto del Tronto è stato una specie di Giano trifronte: tre facce che guardavano in direzioni diverse e si tenevano insieme per convenienza e opportunità tattica. Ma ora c'è una novità: nell'ultima riunione dopo che ognuno ha recitato la sua parte, sono arrivati alla conclusione di procedere verso il commissariamento.

Ora dobbiamo andare avanti. Non serve un segretario provinciale per addormentare la situazione politica. Pertanto, per la terza volta mi rivolgo al segretario del Pd regionale Francesco Comi, affinché si faccia pulizia totale dei cacicchi di ogni genere con la scelta di un Commissario democratico, competente e autorevole per traghettare e restituire il Partito agli iscritti, ai militanti ai simpatizzanti, attraverso le primarie per scegliere i coordinatori dei tre Circoli e il segretario dell'Unione Comunale.

San Benedetto ha bisogno di un Pd che faccia un salto di qualità, un salto di prospettiva, una visione per (ri)conquistare (dopo la traversata del deserto all'opposizione) in un prossimo futuro la Città. Una Città dove concentrare gli investimenti regionali, nazionali ed europei per il sociale, il turismo, la cultura - cultura dell'infanzia; dove fare massa critica di talenti e capacità, per sviluppare l'innovazione, le infrastrutture, affinché possa essere la vetrina innovativa della Regione e attirare eccellenze da tutte le parti, per far si che in questa San Benedetto possano trovare l'humus per germogliare.