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Le Nozze d'Oro (e più) di San Benedetto con la Tirreno-Adriatico, festeggiate con un libro

San Benedetto del Tronto | “50 e più – Mezzo secolo di Tirreno-Adriatico, la Corsa dei Due Mari”, questo il titolo della monografia di Sergio Meda, presentata nel corso della rassegna culturale cittadina "Scrittori sotto le Stelle".

di Umberto Sgattoni

50 anni (e più) di Tirreno-Adriatico, 50 anni (e più) di San Benedetto del Tronto.

Un legame indissolubile, che ha raggiunto (e superato) il traguardo delle Nozze d'Oro.

Pubblico delle grandi occasioni allo stabilimento balneare Club 23, per la presentazione - nell'ambito della rassegna "Scrittori sotto le Stelle" - del libro "Cinquanta e più - Mezzo secolo di Tirreno-Adriatico, la Corsa dei Due Mari" di Sergio Meda con le immagini di Sergio Penazzo (che della nota competizione ciclistica, ne ha documentato fotograficamente ed immortalato le prime 33 edizioni).

Oltre alla Pedale Rossoblu (presente sia con i suoi dirigenti che con il vivaio delle giovani promesse ciclistiche sambenedettesi) anche una folta schiera di appassionati ed una considerevole e cospicua presenza di pubblico.

Un libro da collezione, riccamente illustrato e fortemente voluto da Rcs/La Gazzetta dello Sport per rendere omaggio ad una gara a tappe di grande prestigio, che ha visto - in questi cinquant'anni - la partecipazione del "Gotha" del ciclismo internazionale e mondiale.

Giusto per citare alcuni degli ultimi vincitori: Nairo Quintana, Alberto Contador, Vincenzo Nibali, Cadel Evans. Ed altri grandi fuoriclasse che hanno vinto (Fabian Cancellara, Oscar Freire, il marchigiano Michele Scarponi, Stefano Garzelli, Paolo Bettini, Roger De Vlaeminck, Francesco Moser, Giuseppe Saronni) o che vi hanno partecipato (Felice Gimondi, Eddy Merckx, Chris Froome) dando battaglia ed offrendo spettacolo.

L'ultimo vincitore - a puro titolo di cronaca - nello scorso marzo, il belga Van Avermaet.

Un libro che racconta la Tirreno-Adriatico, attraverso i suoi protagonisti, le testimonianze (fotografiche ed aneddotiche), le imprese sportive ed i suoi momenti salienti, i luoghi ed appunto - perché no - San Benedetto: una Città che di questo evento sportivo ne ha fatto un fiore all'occhiello ed un appuntamento immancabile, offrendogli, in cambio, uno scenario difficilmente immaginabile altrove.

Una corsa che ha ricambiato l'amore per la Città, approdandovi in tutte le sue edizioni.

Nella prima edizione - strutturata in tre tappe - San Benedetto fu sede d'arrivo della seconda delle tre frazioni.

Dalla seconda edizione in poi, il "Gran Finale", rigorosamente a San Benedetto del Tronto.

Difficile davvero - quindi - immaginare San Benedetto senza la Tirreno Adriatico e la conclusione della "Corsa dei due Mari" altrove.

Era il lontano 1966, quando su iniziativa di Franco Mealli, si istituì una corsa che idealmente unisse le due sponde e i due mari.

Così nasceva la Tirreno-Adriatico, la "Corsa dei due Mari".

Una competizione ciclistica, che per prestigio, poesia ed agonismo, non ha davvero nulla da invidiare ad altre note corse a tappe.

Un tempo - hanno annotato Sergio Meda e Mauro Vegni - la Parigi-Nizza (corsa a tappe primaverile denominata la Corsa dei due Soli) era quella che consuetudinariamente i corridori consideravano di preparazione alla Milano-Sanremo.

Pian piano poi - forse anche complice il fatto che a tale competizione ciclistica francese potevano partecipare (o erano invitate) solo 2 squadre italiane per volta - la Tirreno-Adriatico (che in qualche modo era la "sorella minore" della competizione transalpina) ha cominciato ad acquisire dapprima una rilevanza e rinomanza a livello nazionale, poi, sempre più affermandosi come una competizione ciclistica di assoluto rilievo internazionale.

E questo libro - ribadiamo, da assoluta collezione - non è altro che un omaggio a questa grande competizione che ha fatto a modo suo, la storia del ciclismo.

La Tirreno-Adriatico in un libro, 50 anni di emozioni su due ruote e fra due mari.

Curatori dell'iniziativa culturale: l'Ufficio Sport del Comune di San Benedetto con la collaborazione della Cooperativa Eos, dello stabilimento Club 23, della libreria "La Bibliofila" e dell'associazione "I Luoghi della Scrittura".

Un momento significativo, di cultura, sport e passione, che siamo certi, rimarrà nei cuori di tanti appassionati di ciclismo e nella memoria storica e culturale della Città.

Ora, anche in un libro assolutamente da collezione.

Nel suo intervento introduttivo, l'Assessore allo Sport Pierluigi Tassotti nel porgere i saluti ed il gradimento del Sindaco Piunti e della Città (per una simile iniziativa, che celebra una competizione sportiva che ha un legame inscindibile con San Benedetto), ha ricordato come sia per lui che per tantissimi sambenedettesi, la Tirreno-Adriatico abbia un significato impareggiabile.

Dello stesso avviso, Roberto Bovara, ex Presidente del Pedale Rossoblu, il quale ha anche sottolineato come la passione e l'amore per questa competizione, corra pure sul filo e sull'impegno di tanti, non ultime le associazioni sportive ed i tanti appassionati della Città e del Territorio.

A seguire gli interventi introduttivi, si è entrati nel vivo della serata, con gli interventi di due dei maggiori esponenti del ciclismo italiano, dal punto di vista organizzativo e giornalistico: Mauro Vegni e Sergio Meda.

Insieme a loro, presente anche il Direttore di Corsa Stefano Allocchio.

"Sono cresciuto alla scuola ed all'ombra di Franco Mealli" ha principiato Mauro Vegni, ricordando la qualità del Mealli sia come uomo, che come punto di riferimento assoluto per squadre ed atleti, nonché come profondo conoscitore dei vari aspetti, caratteri e sfumature del mondo del ciclismo.

"Questo libro è una testimonianza di affetto, non da parte mia, ma da parte di chi l'ha commissionato" ha invece esordito l'autore Sergio Meda, riferendosi (e rivolgendosi) a Mauro Vegni.

Il Meda ha poi tenuto a precisare come il libro sia nato fondamentalmente dalla consapevolezza che non vi fosse nessun libro che trattasse della Tirreno-Adriatico; e come ciò, non fosse soltanto un gran peccato, ma un vero e proprio vuoto nel mondo dell'editoria.

Ha pure rimarcato come, la competizione, sin dalla sua istituzione, sia cresciuta di anno in anno, diventando anche nell'immaginario comune, il "Mondiale a Tappe di Primavera".

Infine, significativo e particolarmente toccante, il sincero riconoscimento di Meda alla Città di San Benedetto: "Essere accoglienti, non è assolutamente scontato; San Benedetto nel corso degli anni con la Tirreno-Adriatico lo ha sempre dimostrato con grande naturalezza ed umanità".

"Mi raccomando, questa qualità, non perdetela mai" ha concluso la sua considerazione Sergio Meda.

L'intervento di Mariella Marchegiani, figlia dello storico Presidente dell'Azienda di Soggiorno Francesco Marchegiani (nonché grandissimo appassionato di ciclismo), ha ricordato come sia personalmente, che nella memoria e nel cuore di tanti sambenedettesi la Tirreno-Adriatico rappresenti motivo di orgoglio e di identità: "Una vera e propria rete di identità" ha sottolineato la dottoressa Marchegiani.

Inoltre - in conclusione - la dottoressa Marchegiani - ci ha tenuto a rivolgere un sentito ringraziamento all'instancabile organizzatore di momenti culturali Mimmo Minuto: per il ruolo fondamentale che ha avuto e per l'impegno fattivo che ha profuso nella realizzazione e nella buona riuscita dell'evento.

Si è poi ricordato - infine - l'impegno di tanti, nell'organizzazione accorta e puntuale della manifestazione sportiva; non ultimo, appunto, l'impegno, l'amore e la passione per questa competizione, da parte del Presidente dell'Azienda di Soggiorno Marchegiani e del suo Direttore Ivano Pennesi.

Si è poi innescata una stupenda serie di testimonianze cittadine, che hanno dialogato ed interagito col Vegni e con il Meda, con ricordi, aneddoti, episodi e domande.

Ci si è persino soffermati anche a riflettere, su alcune tematiche, per così dire contestuali al movimento ciclistico - non solo su strada, ma anche su pista - alla necessità di strutture adeguate, a quella di aprire un dibattito serio ed approfondito su dinamiche e prospettive future ed a quella di guardare con attenzione - in tal senso - ad esperienze extra-nazionali.

Il Meda ha ricordato poi come l'edizione a cui è più legato sia quella (l'unica se non erriamo) a cui ha partecipato Eddy Merckx - nella quale, peraltro - il Cannibale prese una sonora e clamorosa batosta.

Nel merito invece di chi - secondo l'avviso di Meda e Vegni - sia stato il corridore che proprio nella Tirreno Adriatico abbia espresso e rivelato, per la prima volta, il suo talento cristallino - Meda e Vegni si sono detti d'accordo sul ciclista statunitense Greg LeMond.

"Anche se" ha aggiunto Mauro Vegni "non possiamo dimenticare Paolo Bettini".
Un Paolo Bettini che - sempre secondo l'avviso del Direttore Area Ciclismo Rcs Sport - proprio con la vittoria alla Tirreno Adriatico, vide la sua esplosione ed ascesa da ottimo corridore ad assoluto fuoriclasse.

"Non possiamo tacerlo;" ha concluso il Vegni "Bettini forse meglio di ogni altro, in relazione alla Tirreno-Adriatico incarna la parabola e la straordinaria ascesa del gregario o buon corridore che finisce per rivelare la sua natura di talento assoluto, proprio nell'affermazione alla Corsa dei Due Mari; quello straordinario fuoriclasse che poi il Grillo ha dimostrato di essere in carriera (2 volte Campione Mondiale ed una volta Campione Olimpico; 1 Milano-Sanremo; 2 Liegi-Bastogne-Liegi; 2 Giro di Lombardia, oltre a molti altri e numerosi successi).

Il Meda ha anche ricordato come - per qualità e varietà di specialità e difficoltà tecniche di percorso affrontato - la Tirreno Adriatico si sia sempre caratterizzata per essere terreno probante e di altissimo profilo, per ogni giovane talento (o specialista) del mondo del ciclismo.

Nel merito del libro, che non è in commercio ed è un'edizione in proprio che Rcs Sport utilizza come biglietto da visita per gli sponsor e i partner che l'affiancano nella Corsa dei Due Mari, occorre rimarcare come sia fornito di ogni qualità editoriale.

Meda attinge sapientemente ad uno straordinario pozzo di testimonianze, di protagonisti di generazioni diverse - corridori ed appassionati - e raccoglie nel libro grandi e piccoli aneddoti, la poesia e l'agonismo, di questa grande manifestazione sportiva.

Un libro imperdibile, per chi ama la Tirreno-Adriatico.

L'Assessore Tassotti, ha sottolineato come due copie saranno disponibili, per la consultazione, presso la Biblioteca Comunale "G.Lesca" di San Benedetto del Tronto.

Nel merito del libro, i richiami di una pubblicazione di altissimo spessore, ci sono davvero tutti: dai protagonisti, agli aneddoti; dalle testimonianze alle bellezze del territorio che l'occhio della televisione ha colto sempre più in dettaglio illustrandone le meraviglie.

Nel libro, un ampio corredo di foto, dello storico e valente fotografo Sergio Penazzo.

"Volare come un uccello: ecco il sogno; correre sulla bicicletta: ecco oggi il piacere. Si torna giovani, si diventa poeti.", scriveva Alfredo Oriani.

E come ogni anno, ecco il sogno materializzarsi a San Benedetto: come un gabbiano - "nu cucale" direbbe la nostra gente nel dialetto cittadino - la carovana azzurra che corre su due ruote, da mare a mare, termina il suo volo ed approda a San Benedetto del Tronto.

Le "Nozze d'Oro" di questo "Sogno d'Amore" - che corre su due ruote ed approda da sempre sulla Riviera sambenedettese - sono state festeggiate con uno splendido e pregevolissimo libro.

08/07/2016





        
  



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