Nonostante la débacle occorsa al centro-sinistra cittadino nel ballottaggio di domenica 19 giugno, ma comunque in linea ed in sintonia con il percorso/sentiero intrapreso e condiviso nel progetto del centro-sinistra, ed alla luce del riscontro positivo ricevuto dal partito alle recentissime elezioni comunali, l'esponente cittadino dell'UDC-Popolari, Domenico Pellei, - a bocce ferme - ha inteso offrire un'ulteriore disamina e lettura, non soltanto nel merito del voto, ma anche puntualizzando alcune dinamiche politiche di prospettiva.

Sgombrando il campo, - peraltro - da alcune voci ed indiscrezioni di cronaca politica, che lasciavano filtrare ed intravedere un possibile "divorzio" dell'Udc dalla coalizione del centro-sinistra sambenedettese; ed una opposizione - per così dire solitaria e distinta - in Consiglio Comunale.

"Il riscontro ed il giudizio che la lista UDC-Popolari ha ricevuto dalla cittadinanza, testimoniato dall'eccezionale risultato elettorale, imprevisto ed imprevedibile, sia in termini di voti di lista che di preferenze (1517 voti pari al 6.70%)," - ha esordito Pellei - "conferma come la linea politica intrapresa, anche con coraggio, e' stata ben recepita e condivisa."

Un Pellei, dunque, che non nasconde piena soddisfazione per il lusinghiero risultato conseguito dal suo partito alle elezioni amministrative sambenedettesi.

"Avere raggiunto 1517 voti, con un 6.70% (quando alla vigilia ci davano non più di un 4%), l'avere 7 candidati oltre le 100 preferenze, di cui ben 3 donne, ed essere il secondo partito della coalizione, dopo il PD, ci conforta della bontà della linea politica ed amministrativa intrapresa e ci incoraggia ad insistere ad assumere sempre più quel ruolo, come valore aggiunto, di cerniera ed equilibrio tra la cultura di sinistra progressista e riformista e quella moderata, cattolica e laica."

Un "sempre più" che nel suo comunicato-stampa, il Pellei ci tiene a rimarcare; e che assume una valenza significativa anche in prospettiva: datoché d'un lato lascia trasparire con determinazione come la peculiarità e specificità dell'Udc si proponga chiaramente a livello cittadino, non soltanto come elemento di cerniera, equilibrio e valore aggiunto per il centro-sinistra; ma, altresì, quale credibile e rilevante interprete, protagonista centrale ed autorevole portavoce, della componente moderata, cattolica, laica (e centrista) di cui occorrerà tener debitamente (e certamente) conto nell'ambito della coalizione stessa.

In questa occasione, il Pellei - inoltre - non manca di ribadire lealtà e manifestare serena fermezza per "eventuali future collaborazioni politiche" con - e nel - centrosinistra.

«In tale sede si vuole altresì, con chiarezza confermare che l'alleanza nel centro sinistra ed il sostegno dato al candidato Paolo Perazzoli (risultato vincitore nelle primarie del PD,) avevano come precondizioni politiche essenziali una assoluta discontinuità nei metodi, programmi e persone. Tale linea politica di assoluta discontinuità e rinnovamento, nonostante il dato elettorale generale negativo, viene con serena fermezza ribadito e riaffermato anche per le eventuali future collaborazioni politiche.»

Una considerazione, che, almeno alla luce delle dichiarazioni di Domenico Pellei, lascerebbe escludere - quantomeno sulla carta - quelle indiscrezioni che erano filtrate nell'ambito della cronaca politica cittadina, nei giorni scorsi.

Un'analisi politica del voto - quella del Pellei - che, d'un lato è fondamentalmente ottimista ed all'insegna della moderata soddisfazione; dall'altro non può mancare di riscontrare l'arretramento di un Pd cittadino - a suo avviso - lacerato da "troppe divisioni interne e personalismi" che avrebbero, poi, condizionato negativamente il risultato elettorale finale:

«Si riscontra anche come tutte le liste del centro sinistra hanno avuto un risultato elettorale molto positivo, tranne quella, tra l'altro determinante del PD, che ha pagato certamente le troppe divisioni interne ed i personalismi ed ha condizionato negativamente il risultato elettorale finale. Anche di ciò occorrerà tenerne conto, nelle future evoluzioni politiche. L'UDC si propone quindi come punto di coesione del grande movimento di rinnovamento sviluppato in questi mesi, nell'attesa di sapere come il PD supererà questa fase di difficile ricomposizione dopo la dilaniante campagna elettorale.»

UdC dunque, secondo il Pellei, elemento di coesione per il rinnovamento; in attesa che il Pd ricomponga opportunamente le sue fratture, frizioni e conflitti intestini.

In conclusione, Domenico Pellei dedica un pensiero ed una riflessione alla possibilità ed eventualità di ricorrere al Tar, nel merito della configurazione del Consiglio Comunale, sulla base della maggioranza assoluta, sia pur risicatissima ma comunque raggiunta, dalla coalizione di centro-sinistra al primo turno delle elezioni comunali; che al ballottaggio, hanno poi visto la netta affermazione di Pasqualino Piunti:

«In merito alla possibile eventualità giuridica del ricorso al Tar, prendendo comunque atto con serenità del chiaro dato politico della sconfitta del candidato Sindaco Paolo Perazzoli, si ritiene altresì legittimo difendere la volontà dell'elettorato che si e' espresso al primo turno attribuendo e scegliendo legittimamente le preferenze alle singole liste ed ai singoli candidati.»

Staremo dunque a vedere, come si evolveranno le dinamiche interne al Partito Democratico e come, di conseguenza, l'Udc ne terrà conto "nelle future evoluzioni politiche".