Per "capire" il viaggio, bisogna "viaggiare".
San Benedetto del Tronto | Menzione speciale ai ragazzi della Scuola Curzi di San Benedetto del Tronto nell'ambito del concorso "Filmare la storia".

Voi che vivete sicuri nelle vostre tiepide case, Voi che trovate tornando a sera il cibo caldo e visi amici: considerate se questo è un uomo...": l'incipit di "Se questo è un uomo" di Primo Levi è solitamente inteso come l'esortazione a non dimenticare, un'esortazione tanto forte da contenere anche una maledizione, in caso la storia avesse dimenticato le vicende della deportazione degli ebrei ("O vi si sfaccia la casa, la malattia vi impedisca, i vostri nati torcano il viso da voi").
Le classi IIIB e IIIC della Scuola "Curzi" di San Benedetto del Tronto, guidate dal professor Riccardo Massacci, sono invece riuscite a darne una seconda, ma non per questo secondaria, interpretazione: l'invito dell'autore ad immaginare le sofferenze di milioni di persone, a sperimentare il "viaggio" per comprenderlo meglio. Da "immaginare" a "provare" il passo è breve e allora, lo scorso 27 gennaio, i ragazzi hanno portato in scena una specifica parte della tragedia di questo popolo, il viaggio verso il campo di concentramento.
La performance, con testimonianze, lettura di brani e canti si è svolta appositamente in un luogo molto angusto, che doveva simulare (solo simulare, il male assoluto non si può riprodurre mai completamente) uno dei vagoni in cui, stipati uno contro l'altro, uno sopra l'altro, gli ebrei andarono incontro al loro triste destino.
L'originalità della rappresentazione, mesi dopo, non è sfuggita alla giuria del concorso "Filmare la storia" che, a Torino, ha premiato con una menzione speciale l'opera dei ragazzi delle Curzi, In viaggio verso il nulla.
Questa è la motivazione: "il video offre il risultato di un'esperienza performativa che ha coinvolto gli studenti nell'ambito delle celebrazioni per il Giorno della Memoria. Si sottolineano l'aspetto sperimentale e il tentativo di coinvolgimento e partecipazione anche emotiva che caratterizzano il percorso svolto dalle classi.
Inoltre appare significativo il lavoro di documentazione e approfondimento storiografico alla base della rappresentazione oggetto del video".
A ricevere il premio, fisicamente, il professor Riccardo Massacci e gli alunni Alessandro Santini, Lorenzo Armata, Claudia Valeri e Alessandra Petrila. Idealmente, lo hanno ricevuto tutti i ragazzi delle due classi che hanno contribuito con impegno a portare la loro testimonianza sulla Shoah. Grazie a tutti loro, alla loro capacità di ricordare, il "viaggio verso il nulla" dei deportati non è anche un viaggio verso l'oblìo.
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02/06/2016
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