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63074: “Forza Italia e Piunti, dieci anni all’opposizione senza fare qualcosa per S. Benedetto"

San Benedetto del Tronto | Attacco frontale della lista 63074 – che supporta la candidatura di Giorgio De Vecchis a Sindaco della Città – nei confronti del candidato Sindaco Piunti ed in particolar modo, di uno dei partiti che lo appoggia.

di Umberto Sgattoni

Giorgio De Vecchis

A meno di una settimana dalla giornata campale delle elezioni comunali, andando a memoria e procedendo a ritroso nell'esaminare le cronache politiche e di stampa dei mesi scorsi e, tentando di ricostruirne una sintetica ma significativa ed esaustiva panoramica, emergono piuttosto evidenti alcuni elementi interessanti che denotano - quantomeno a bocce ferme - caratteri ed aspetti degni di riflessione.

D'accordo, qualunque considerazione o riflessione pre-elettorale, non tiene conto degli esiti effettivi delle elezioni: pertanto - ça va sans dire - esse potrebbero cadere sotto la ghigliottina dell'evidenza dei dati che dalle consultazioni elettorali dimostrerebbero poi, in maniera palese ed incontrovertibile, come la cittadinanza si sia espressa nel merito dei competitors e delle liste e componenti civiche e politiche che rispettivamente li sostengono.

Tuttavia, dato politico se non ineludibile comunque degno di rispetto, è il soffermarsi - per un attimo - a valutare come, le liste/coalizioni ed i loro rispettivi candidati sindaci, si presenteranno ai blocchi di partenza.

E non può non saltare all'occhio, come d'un lato - sia pur nelle difficoltà, nei distinguo e nell'eterogeneità delle sensibilità civiche e politiche - vada dato atto a Paolo Perazzoli di aver fatto un gran lavoro in termini di graduale ricomposizione, ricucitura e ritessitura dello scenario interno e composito delle componenti politiche del centro-sinistra, attorno alla sua carismatica figura di candidato Sindaco (vincitore delle Primarie del Partito Democratico del 6 marzo scorso e politico di provata esperienza) e ad un programma condiviso che vede insieme un'ampia coalizione, da Lista Civica alla Sinistra Radicale.

Dall'altro, questo non potrebbe altrettanto dirsi nell'ambito del centro-destra o di quelle componenti, aree o sensibilità, che - nell'immaginario comune o tenendo conto anche delle dinamiche a livello nazionale - ad esse potevano (o possono) essere riferite o ricondotte.

Stando alle cronache politiche dei mesi scorsi, infatti, non può sfuggire come la questione delle eventuali o possibili "Primarie" del Centro-Destra, tenne banco per un certo periodo nelle cronache politiche cittadine; per poi, sfumare ed evaporare - al netto di vicissitudini polemiche varie e ricomposizioni - in un centro-destra che almeno sulla carta si ricomponeva attorno al candidato Sindaco Pasqualino Piunti; lasciando però effettivamente in gioco competitors di rilievo quali, Massimiliano Castagna (sostenuto dalla Lega Nord) e Giorgio De Vecchis. E dunque, rivelando che - al netto di ricomposizioni - qualche frattura interna era potuta starci.

Stando altrettanto ai fatti, Giorgio De Vecchis finì per andare per la sua strada; aggregando attorno a sé una serie di liste civiche ("non definiteci di destra" ebbe a dire De Vecchis in un'occasione, ribadendo la natura ed il profilo civico della sua coalizione) che in qualche modo prendeva atto (e distanza) da determinati schemi e logiche partitiche, dallo stesso De Vecchis, spesso definite come oligarchiche e perniciose per gli interessi della collettività e dei cittadini; e, soprattutto, di una Città (San Benedetto) ed un territorio che ad essa fa riferimento, spesso soggetti - sempre secondo l'avviso di De Vecchis e della sua squadra - a logiche e diktat ancona-centrici o di matrice ascolana.
Era così nata la coalizione civica Orgoglio Sambenedettese, una coalizione civica dalla spiccata propensione "sambenedettocentrica".

Non sta certo a noi, dare un giudizio politico o di merito, sulle scelte, gli orientamenti e le strategie di ciascuno.
E tantomeno ritenere di avere la sfera di cristallo e consapevolezza in maniera limpida, chiara e perentoria della situazione che andrà a profilarsi o potrà uscire dalle elezioni comunali di giugno.

Tuttavia, non ci sembra del tutto fuori luogo, rilevare come, evidentemente al di fuori del contesto che vede un Paolo Perazzoli a capo di una larga coalizione che va da Lista Civica ed Udc alla Sinistra radicale - quantomeno coriacea e coesa ai blocchi di partenza - per altri contesti (leggasi per esempio centro-destra), per non dire dell'elettorato rimasto "orfano" del M5S, la situazione sia quantomeno più complessa se non un po' meno chiara.

E ciò può certo anche evincersi da alcune considerazioni, non proprio lusinghiere, esternate da 63074 - lista civica che appoggia la candidatura di Giorgio De Vecchis a Sindaco della Città - nei confronti di Pasqualino Piunti e Forza Italia.

Un attacco duro e senza mezzi termini che accusa Piunti e Forza Italia di aver fatto fondamentalmente dieci anni di opposizione inconsistente.
«Forza Italia e Piunti sono al delirio politico.» principia la riflessione di 63074.

Che poi va subito al cuore della sua critica dura e senza peli sulla lingua, eviscerando a caldo i motivi della propria argomentazione:
«Forza Italia e Piunti hanno passato dieci anni seduti ai banchi dell'opposizione senza mai fare qualcosa o quanto meno aprire bocca riguardo la situazione del porto, dell'ospedale e della sanità locale e, più in generale, sul futuro di San Benedetto: nonostante ciò, oggi Piunti continua ad elencare quanto c'è da fare, parlando di argomenti e questioni di cui si è sempre disinteressato.»

La disamina politica di 63074 mette poi in luce - in maniera più diretta ed esplicita - quanto da noi, ipotizzato nell'introduzione del nostro articolo. Non mancando di rimarcare con determinazione, alcune ulteriori riflessioni di aspra polemica politica:

«Sono stati molti gli esponenti politici locali che negli ultimi mesi hanno rilasciato dichiarazioni dubitando delle capacità politiche e amministrative di Piunti, da Castagna a Vignoli, ma anche lo stesso Ciccioli, che oggi lo incensa, fino a pochi mesi fa lo descriveva come un elemento "divisivo" e che non avrebbe condotto alla vittoria del centrodestra.
Il 23 dicembre 2015, giusto due giorni prima di Natale, Piunti affermava che, in caso di sconfitta, non avrebbe fatto il consigliere comunale d'opposizione; oggi invece sostiene che non si dimetterà, probabilmente perché consapevole del fatto che non sarà mai sindaco.
Ma del resto in casa Forza Italia rimangiarsi le parole è un vero e proprio vizio: il consigliere comunale uscente Tassotti a dicembre aveva dichiarato che non si sarebbe candidato se il centrodestra si presentava diviso e oggi leggiamo il suo nome nella lista di Fratelli d'Italia.
Piunti ha più volte rifiutato le primarie del centrodestra, e quindi il confronto con i cittadini, perché sapeva di andare incontro a una sconfitta, ma peggio ancora si è autoproclamato candidato perché negli anni passati nessuno lo ha mai voluto in questo ruolo (come alle ultime elezioni amministrative, d'altronde), ma il 5 Giugno si avvicina e il responso delle urne saprà dirci quanto il suo comportamento (egoistico e "divisivo", per usare un termine caro a Ciccioli) sarà stato apprezzato dai sambenedettesi.»

Le Elezioni del 5 giugno (con l'eventuale ballottaggio) oltre a rivelare il nome Candidato Sindaco e la composizione della sua maggioranza, potrebbero rivelare - in maniera non meno interessante, decisiva e significativa - anche gli equilibri ed i rapporti di forza che si stabiliranno in linea più generale nell'ambito delle forze politiche in campo?
E che le Primarie del Centro-Destra possano così giocarsi sottotraccia ed in maniera indiretta proprio nell'ambito di queste elezioni comunali?

Non è dato sapere. Non sta a noi a dirlo.
Chi vivrà vedrà.

31/05/2016





        
  



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